Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
lunedì 6 novembre 2023
Operation Toussaint: Operation Underground Railroad & the Fight to End Modern Day Slavery (Feature)
giovedì 2 novembre 2023
La falsa pandemia suina illustrata dal documento shock della TV svizzera
Come le multinazionali truffano gli Stati, come l'OMS sceglie responsabili in evidente conflitto d'interessi perchè vengono pagati dalle case farmaceutiche che brevettano vaccini inutili. Dall'aviaria alla suina sino all'Ebola, il gioco sporco dell'Organizzazione mondiale della Sanità di concerto con "scienziati" al soldo delle grandi industrie. Dopo averlo visto, sarà difficile fidarsi ancora di tutto quello che ci raccontano
Pandemia suina, uno spettro che ha preoccupato il mondo intero. L'onda è ormai passata. Dietro di sé ha lasciato un numero ridotto di vittime, una valanga d'interrogativi, e pericolose certezze sui danni vaccinali provocati dall'adiuvante AS03 e un aumento esponenziale della narcolessia nei bambini correlato alla vaccinazione con Pandemrix.
E' un fatto che le previsioni dei catastrofisti non si sono realizzate: il pianeta l'ha vissuta come una comune influenza. Gli Stati hanno però acquistato milioni di dosi di vaccino pandemico, rimaste per lo più inutilizzate. L'hanno fatto su indicazione dell'OMS.
Al Consiglio d'Europa di Strasburgo, la Commissione Sanità ha accusato l'OMS di avere creato una "falsa pandemia", che ha trasformato una comune influenza in un business miliardario – diffondendo ingiustificata paura nella popolazione e nei governi di tutto il mondo che, per prepararsi e difendersi da quella che sembrava una imminente emergenza sanitaria, hanno speso un patrimonio.
Considerato che in Italia non esistono televisioni e quotidiani capaci di proporre simili inchieste a tutela dei consumatori, dove trionfano i fatti scomodi agli interessi di bottega che invece albergano incontrastati nel nostro paese, vi proponiamo un documento filmato molto interessante della trasmissione svizzera Falò che ha raccolto le voci dei protagonisti internazionali di questa controversia, ripercorrendo le tracce di un anno di pandemia.
martedì 3 ottobre 2023
Il fantasma della pandemia (suina)
www.rsi.ch
web.archive.org
venerdì 29 settembre 2023
Inventori di malattie
www.rai.it
web.archive.org
C'era una volta: Inventori di malattie
Andato in onda: 05/08/2009
martedì 9 agosto 2022
L’ISTITUTO ROCKEFELLER E LA CRIMINALE FRODE DELLA POLIO
Uno dei risultati del presunto nuovo virus SARS Covid, emerso pubblicamente nel 2019, è che la specializzazione medica della virologia è stata elevata dai media ad uno status quasi divino. Pochi comprendono le origini della virologia e il suo ruolo di primo piano nella pratica medica odierna. Per questo dobbiamo guardare alle origini e alla politica del primo istituto di ricerca medica americano, il Rockefeller Institute for Medical Research, oggi Rockefeller University, e al suo lavoro su quello che, secondo loro, era il virus della polio.
Nel 1907, a New York, l’improvviso insorgere di una malattia aveva dato al direttore del Rockefeller Institute, Simon Flexner, un’occasione d’oro per rivendicare la scoperta di un “virus” invisibile, responsabile di quella che arbitrariamente era stata denominata poliomielite. Il termine poliomielite significa semplicemente infiammazione della materia grigia del midollo spinale. Quell’anno circa 2.500 Newyorkesi, per lo più bambini, erano stati colpiti da una qualche forma di poliomielite, con forme di paralisi e persino decessi.
La frode di Flexner
L’aspetto più sorprendente dell’intera saga della poliomielite andata in scena negli Stati Uniti durante la prima metà del XX secolo è il fatto che ogni fase chiave del processo era controllata da persone legate a quella che sarebbe diventata la cabala medica dei Rockefeller. Questa frode era iniziata con le affermazioni del direttore del Rockefeller Institute, Simon Flexner, secondo cui lui e il suo collega, Paul A. Lewis, avevano “isolato” un agente patogeno, invisibile ad occhi nudo, più piccolo persino dei batteri, che, secondo loro, sarebbe stato la causa della malattia paralizzante che si era sviluppata in una serie di focolai negli Stati Uniti. Come erano arrivati a questa conclusione?
In un articolo pubblicato nel 1909 sul Journal of the American Medical Association, Flexner aveva affermato che lui e Lewis avevano isolato il virus della poliomielite. Aveva riferito che erano riusciti a “trasmettere” la poliomielite attraverso diverse scimmie, da scimmia a scimmia. Avevano iniziato iniettando nel cervello delle scimmie il tessuto del midollo spinale umano di un ragazzo morto, presumibilmente a causa del virus. Dopo che una scimmia si era ammalata, una sospensione del suo tessuto midollare malato era stata iniettata nel cervello di altre scimmie che si erano ammalate a loro volta.
giovedì 4 agosto 2022
GIULIO TARRO / COVID-19, LA FINE DI UN INCUBO
Finalmente, dopo due anni e mezzo, siamo usciti dal tunnel.
L’incubo-pandemia è ormai dietro l’angolo, gli allarmismi e i terrorismi di Stato non sono più lontanamente giustificabili.
Le ‘pericolose’ varianti possono essere tenute sotto controllo. La pandemia, come previsto da tempo, si è man mano endemizzata, fino a trasformarsi in una forma influenzale.
E soprattutto, finalmente, sono state sdoganate le cure necessarie, i farmaci ad hoc per fermare il Covid-19 fin dai suoi primi sintomi.
Non è certo finita qui. Perché parecchie novità arrivano anche dal delicato fronte degli effetti avversi derivanti dai vaccini, sempre sottovalutati dai ‘Soloni’ di casa nostra e invece quanto mai pericolosi, soprattutto a medio e lungo temine. Motivo per cui è di fondamentale importanza saperne di più per quanto concerne le prassi da seguire per ottenere gli esoneri dal vaccino, a causa del rischio di trombi per mutazione genetica e sovraccarico anticorpale.
BEN OLTRE LE FAKE NEWS DEL MAINSTREAM
In estrema sintesi, ecco alcuni fra i temi affrontati dal virologo Giulio Tarro nel fresco di stampa ‘Covid-19 – La fine di un incubo’ (Edizioni Helikon) che tutti dovrebbero leggere per capirne di più, in modo chiaro e scientificamente inoppugnabile, su quanto succede a proposito di ‘Covid e varianti’, senza farsi stordire dalla grancassa dei media che in questi due anni e mezzo hanno totalmente rincoglionito gli italiani, a botte di fake news.
Per citarne solo una, quella – rimasta epica – tirata fuori dal cilindro di Mago Roberto Burioni, che meno di un anno fa, in una delle sue comparsate domenicali da Fabio Fazio, arrivò a dire, tanto per sminuire i rischi (concreti) derivanti dai vaccini (pur sempre ‘sperimentali’, e noi come cavie): “Sapete quanti sono fino ad oggi i morti dopo il vaccino in tutto il mondo dopo otto mesi di somministrazioni? Uno, 1 di numero, è successo in Nuova Zelanda”. Da 113 immediato.
giovedì 25 novembre 2021
LUC MONTAGNIER / FERMIAMO LA STRAGE, NON VACCINIAMO I BIMBI
Dopo le inoculazioni dei vaccini stiamo assistendo ad un vero picco delle infezioni.
Rischiamo una vera strage se si decide di vaccinare i bambini.
Sono due tra i forti SOS lanciati dallo scienziato francese Luc Montagnier, il premio Nobel 2008 per la scoperta del virus dell’Aids.
Montagnier è da anni in prima fila per chiedere estrema cautela nell’uso dei vaccini tradizionali, facendo leva sul fondamentale ‘principio di precauzione’. I vaccini, a suo parere, devono essere ‘sicuri’ al 101 per cento, mentre troppo spesso il loro uso massiccio, e addirittura l’obbligo vaccinale, rispondono unicamente alle logiche di massimo profitto per le case farmaceutiche.
Ancor più scettico è oggi, il premio Nobel, quando siamo in presenza di vaccini che non hanno avuto nemmeno gli adeguati trials, i test e gli esperimenti che sono stato bloccati dopo appena pochi mesi, invece di completare, come previsto, il loro iter, che avrebbe dovuto portare a dicembre 2023.
Montagnier ha rilasciato una lunga e stimolante intervista ad una emittente francese, ‘Sud Radio’.
Eccone i passaggi più significativi.
Lo scienziato parte dalle origini del virus, che lui stesso, un anno e mezzo fa, individuò con ogni probabilità in una fuoruscita ‘non naturale’ (quindi artificiale) dal laboratorio di Wuhan.
“C’è una grande partecipazione americana, finanziaria e probabilmente anche tecnica, in questo business”. E’ chiara l’allusione ai fondi erogati dal NIAID, l’Istituto presieduto ‘a vita’ da Anthony Fauci, attraverso la società paravento ‘EcoHealth Alliance’, al famigerato laboratorio di Wuhan.
mercoledì 17 novembre 2021
COVID-19 HA UCCISO SOLO CHI MOLTO MALATO, MA PURE TANTI VACCINATI! Dati Shock dall’Istituto Superiore della Sanità
lunedì 8 novembre 2021
SICUREZZA: UNARMA NON SIAMO CITTADINI DI SERIE B
Noi di MittDolcino crediamo fortemente nell’Arma dei Carabinieri, una delle ultime Istituzioni ancora sane a livello nazionale e locale.
Rilanciamo questo comunicato di UNARMA.
*****
Leggiamo con stupore la circolare a firma del Generale di Divisione Marco Menicucci e non possiamo restare che sgomenti in quanto il suo contenuto sembra essere concepito in tempi arcaici ovvero, assai lontano da questo XXI secolo.
La cosa che ci lascia ancor di più basiti è il fatto che lo stesso generale è anche presidente del Cocer Carabinieri ovvero, quell’organismo di rappresentanza che dovrebbe tutelare il benessere del personale.
Ricordiamo che il militare Carabiniere ha i medesimi diritti di tutti i cittadini italiani ovvero, di diffidare il datore di lavoro direttamente oppure tramite proprio legale per comportamenti che possano presentare aspetti di illegittimità anche e soprattutto se costituzionali.
Il Datore di lavoro/comandante ha l’obbligo di valutare la disapplicazione delle norme da cui discendono le disposizioni interne rivolgendosi al giudice precostituito al giudizio in relazione al tipo di norma cui si fa riferimento e la violazione contestata. Oppure può rispondere al militare/lavoratore motivando la validità della norma e il militare riservarsi di ricorrere impugnando norma e motivazione. Il fatto che si censuri chi propone iniziative cosi legittime viola l art. 3 Cost. discriminando i pari diritti di tutela di posizioni giuridiche definite sia come diritti soggettivi o interessi legittimi presentando aspetti manifestamente contra legem. È singolare che a chi richiama “Il Giudice delle Leggi”(ovvero la Corte Costituzionale) ciò possa sfuggire. Si sottolinea che la formula del giuramento citata è molto chiara disponendo che con disciplina ed onore si osservano i doveri del proprio status militare nella misura in cui si difendano i valori costituzionali e le leggi quali manifestazione legittima di sovranità. I decreti non possono comprimere libertà fondamentali aspetto che chi si assume l’onore e l’onore di dirigere una Istituzione come l’Arma dei Carabinieri dovrebbe comprendere molto bene.
La risposta del generale presenterebbe, a nostro avviso, profili giuridicamente censurabili, così in una nota il segretario del sindacato dell’Arma dei Carabinieri Unarma, Antonio Nicolosi.
A nostro avviso -continua Nicolosi- si sta smarrendo la bussola ovvero, si sta radicando un isterismo non più comprensibile. Auspichiamo un passo indietro e chiediamo un intervento del Comandante Generale e Ministro della difesa.
sabato 30 ottobre 2021
“I vaccini aggravano il Covid: crimine contro l’umanità”
Gibilterra ha raggiunto un tasso di vaccinazione del 99% dal 1° giugno. La conseguenza è stata un aumento giornaliero del 2.500% dei casi di Covid. Visto che il vaccino è inutile, perché spingere per la vaccinazione obbligatoria e i passaporti Covid? Non ha alcun senso, per la salute pubblica. Lo afferma un analista del calibro di Paul Craig Roberts, già viceministro di Reagan. Anthony Fauci e Rochelle Walensky del Cdc parlano di “pandemia dei non vaccinati”? «Notate come i leccapiedi di Big Pharma pronuncino ogni giorno parole identiche, a comando». Riassume Craig Roberts: «Ci sono due ragioni per le infezioni da Covid: una è il vaccino mRna, che diffonde il Covid; l’altra è il rifiuto dell’establishment medico occidentale di prevenire e curare il Covid con idrossiclorochina o ivermectina». Evidenze schiaccianti: «La massiccia epidemia di nuovi casi di Covid nei paesi più vaccinati – Israele 84%, Islanda 95%, Gibilterra 99% – ha reso completamente chiaro che il vaccino mRna non protegge dall’infezione da Covid». Anzi, il “vaccino genico” è la fonte del problema: allunga la vita al virus, all’infinito, rendendo cronica l’emergenza.
Ma il fallimento del vaccino mRna – aggiunge Roberts, sul suo blog – è molto più grave del fatto di non proteggere: «Il “vaccino” stesso provoca malattie e decessi identici a malattie e decessi da Covid, come indica l’enorme numero di decessi e danni alla salute nei database delle reazioni avverse al vaccino; il “vaccino” crea varianti in grado di sfuggire alla risposta immunitaria, e i vaccinati sono contagiosi e pericolosi per i non vaccinati». In altre parole, le nuove esplosioni infiammatorie che ora stanno travolgendo i paesi più vaccinati «sono causate dalla vaccinazione stessa». Secondo Craig Roberts, «continuare a vaccinare le persone rischia di provocare così tanti morti, invalidità permanenti e politiche totalitarie controproducenti da portare al collasso della società». E’ quanto sostengono «scienziati e autorità mediche di alto livello, che vantano conoscenze di gran lunga superiori rispetto ai tirapiedi di Big Pharma, come Fauci e Walensky, sostenuti dai media americani che continuano a dire che ci sarebbe “una pandemia di non vaccinati” quando i focolai sono concentrati tra i vaccinati nei paesi più vaccinati».
giovedì 21 ottobre 2021
Giordano, Freccero: la verità in Tv dopo un anno e mezzo
Sta accadendo qualcosa di inaudito: stiamo assistendo a ripetuti atti di coraggio, da parte di giornalisti che hanno cominciato ad aprire gli occhi e non ne possono più, della narrazione corrente. Il primo a rompere il silenzio è stato Mario Giordano, su Rete4, che ha messo in dubbio la verità ufficiale sul Covid. Ebbene, Giordano è stato ferocemente attaccato dai vertici Mediaset. Attraverso “Dagospia”, ha anche fatto trapelare spezzoni di conversazioni avute con Fedele Confalonieri, che lo ha minacciato nei modi più inimmaginabili. Eppure, nonostante questo, c’è chi demonizza Giordano come finto eroe, come “gatekeeper”. Un osservatore indipendente come Cesare Sacchetti oggi arriva scrivere che Carlo Freccero, protagonista dell’inaudito exploit dalla Palombelli, sarebbe l’ennesimo “falso buono”. Invito Sacchetti, che stimo, a tornare coi piedi per terra. Faccio una premessa: se parlassi del contenuto di tutte le informative che ricevo, rischierei di compromettere alcune operazioni che sono in itinere. Ebbene: oltre un mese fa mi avevano anticipato che diversi giornalisti e personaggi televisivi, fra cui Paolo Mieli, Marco Travaglio, Barbara Palombelli (e altri nomi, che per ora non faccio) avrebbero cominciato a uscire dal coro.
C’è stato un accordo trasversale, fra giornalisti, per iniziare a dire la verità e fare pressione sul governo Draghi. Mi avevano detto, ribadisco, che anche la Palombelli era pronta a uscire allo scoperto. Io però non ci avevo creduto. E lei cosa ha fatto, invece? Il 22 settembre a “Italia Sera”, in prima serata su Rete4, ha permesso a Carlo Freccero di dire quello che voleva. Insisto: quello che è avvenuto in quello studio televisivo è qualcosa di epocale. Nonostante ciò, Sacchetti scrive che Freccero è un massone. E con questo? Perché, Paolo Mieli che cos’è? E Travaglio che cos’è? Certo, Freccero è un fratello massone: e allora? E’ anche un “illuminato”? Ma gli Illuminati di Baviera non sono quelli di Hollywood, a cui oggi Madonna strizza l’occhio. Badate bene: quella di Freccero e Palombelli non è un’operazione di “gatekeeping”. Tant’è vero che il grande Enrico Montesano (al quale nessuno si sogna di dare del “gatekeeper”) l’ha apprezzato molto, la loro sortita: «E’ stata appena detta tutta la verità», ha scritto in un comunicato.
sabato 2 ottobre 2021
Nunzia Alessandra Schilirò, il Vice Questore di Roma che ama Gandhi intervista di Red Ronnie
lunedì 27 settembre 2021
VACCINI – LE LINEE CELLULARI DA FETI ABORTITI
L’intervento della dottoressa Martina Collotta al convegno organizzato da Renovatio 21 «Fede, Scienza e Coscienza» tenutosi a Roma il 13 marzo 2019
Come avete sentito io sono un medico e una quasi mamma tutti gli effetti, quindi l’invito che farò in questo incontro è quello all’obiezione di coscienza per quanto riguarda i vaccini ottenuti da linee cellulari provenienti da feti abortiti, [invito] che non va unicamente ai genitori ma anche agli operatori sanitari e ai medici prima di tutto, che sono coloro che sono chiamati a somministrare questi vaccini.
Vorrei spiegarvi brevemente e come vengono ottenute queste linee cellulari a partire dalle tecniche di aborto, che vedremo, sono a dir poco degli omicidi efferati.
È vero che da un punto di vista della ricerca scientifica, per ottenere dei vaccini da virus, vaccini contro dei virus, sono necessarie delle cellule. Questo perché i virus non possono crescere da soli se non hanno un macchinario della cellula in cui replicarsi.
Queste cellule devono essere delle cellule sane: i feti provengono quindi da aborti volontari e non da aborti spontanei
Quello che non è vero, come è stato detto anche nella relazione precedente, è che queste cellule debbano essere umane, tanto meno che debbano essere necessariamente cellule di feti.
mercoledì 22 settembre 2021
VACCINO AI RAGAZZI / COSA SCRIVE IL ‘BRITISH MEDICAL JOURNAL’
I virologi italiani, soprattutto quelli che amano frequentare i salotti tivvù, continuano a premere sull’acceleratore per i vaccini.
Da somministrare subito anche a tutti gli adolescenti compresi trai 12 e i 15 anni.
Ultimo, in ordine di tempo, a rincarare la dose è Fabrizio Pregliasco. Vediamo cosa dichiara all’ADN Kronos. “Ai genitori dubbiosi consiglio, vista la situazione epidemiologica e con la variante Delta predominante, di fare il vaccino ai propri figli nella fascia 12-15 anni”.
Scrive l’agenzia: “Lo rimarca all’AdnKrosons Salute il virologo dell’Università di Miliano, Fabrizio Pregliasco, commentando la scelta della Gran Bretagna di non optare per la vaccinazione di massa per i ragazzi tra i 12 i i 15 anni. Quella inglese ‘è una scelta che va a privilegiare l’aspetto della sicurezza – prosegue Pregliasco – rispetto a valutazioni sull’utilità per la comunità. Ma i dati degli eventi avversi, le miocarditi, evidenziano un dato bassissimo di episodi che poi sono stati lievi e autorisolventi. Mentre la variante Delta – continua – aumenta di 10 volte la contagiosità e le ospedalizzazioni anche tra i giovani’”.
venerdì 10 settembre 2021
Le bugie dietro la “pandemia dei non-vaccinati”
I media mainstream dicono che la maggior parte dei ricoveri legati alla COVID sono dovuti ai non vaccinati, ma un'indagine più approfondita suggerisce il contrario.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, la Casa Bianca e la maggior parte dei media mainstream, quella a cui ci troviamo ora di fronte è una “pandemia dei non vaccinati” [1].
Secondo la narrativa ufficiale, il 99% delle morti per COVID-19 e il 95% dei ricoveri legati alla COVID si stanno verificando tra i non vaccinati. In una conferenza stampa alla Casa Bianca del 16 luglio 2021[2], la direttrice del CDC, la dottoressa Rochelle Walensky, ha affermato che “oltre il 97% delle persone che stanno entrando in ospedale in questo momento non sono vaccinate.”
Ma, come riportato dalla conduttrice di Fox News Laura Ingraham su “The Ingraham Angle”, “quella statistica è grossolanamente fuorviante ” [3] e, in una dichiarazione video del 5 agosto 2021, la Walensky ha inavvertitamente rivelato com’era stata creata la statistica “dal 95% al 99%.”
Manipolazioni dei dati grossolanamente fuorvianti
Come si è scoperto, per ottenere quelle statistiche, il CDC ha incluso dati di ospedalizzazione e di mortalità da gennaio a giugno 2021, lasciando fuori i dati più recenti e quelli relativi alla variante Delta, che ora è il ceppo prevalente in circolazione. Il problema è che in quel periodo la stragrande maggioranza della popolazione degli Stati Uniti non era vaccinata.
Il 1° gennaio 2021, solo lo 0,5% della popolazione statunitense aveva ricevuto una dose di vaccino di COVID. A metà aprile, si stima che il 31% avesse ricevuto una o più dosi [4] e, al 15 giugno, il 48,7% era completamente “vaccinato” [5]. Si tenga presente che non si è “completamente vaccinati” fino a due settimane dopo la seconda dose (nel caso di Pfizer o Moderna), che viene somministrata sei settimane dopo la prima iniezione. Questo secondo lo stesso CDC [6].
Quindi, coloro a cui era stata somministrata una prima dose a giugno, per esempio, risulterebbero “completamente vaccinati” solo otto settimane dopo, a luglio o ad agosto.
Usando le statistiche di un periodo in cui gli Stati Uniti, nel loro insieme, non erano vaccinati, il CDC ora sostiene che siamo in una “pandemia dei non vaccinati,” nel tentativo di demonizzare coloro che ancora non hanno accettato di farsi iniettare questa pozione sperimentale di modifica genetica.
venerdì 27 agosto 2021
L’epidemia italiana da COVID-19 e la pandemia. Prevenzione e terapie
A quasi due anni dall’inizio della pandemia, in questo articolo per la Voce il professor Giulio Tarro fa il punto su contagio, prevenzione, terapie e vaccini, rispondendo alle domande più frequenti che arrivano da ogni parte del mondo.
La gestione italiana dell’epidemia da coronavirus da parte del comitato tecnico scientifico (CTS) è stato un fallimento secondo un editoriale della prestigiosa rivista inglese NATURE come riportato nella prima decade di marzo 2021.
Nel comitato non era presente alcun virologo e la maggior parte dei 24 “esperti” sono stati nominati ad personam senza alcuna competenza sul campo della infezione virale. Inoltre il CTS con poca o nessuna esperienza ha affermato a gennaio 2021 che mantenere gli studenti sull’apprendimento a distanza avrebbe causato loro un grave impatto sul lato psicologico e personalità. Tale dichiarazione ha avuto conseguenti politiche nazionali, pur non avendo alcun membro esperienza nel campo della istruzione, della psicologia infantile o della neuropsichiatria.
Secondo uno studio pubblicato su Science da parte della Emory University di Atlanta il coronavirus assumerà un carattere endemico e la sua letalità, cioè mortalità dei contagiati, finirà per attestarsi intorno allo 0,1% al di sotto dell’influenza stagionale, pertanto il forte distanziamento sociale non è la soluzione, né lockdown, mascherine, chiusure, caccia al contagiato, colpevolizzazione della gente… Si pretende di perseverare con questa gestione dell’emergenza nell’illusione di fermare un virus ormai ENDEMICO, asintomatico nel 90-95% dei casi, e che potrebbe essere efficacemente affrontato, anche quando colpisce gli anziani, con tempestive cure.
Abbiamo al 90, 95% asintomatici positivi. E gli asintomatici positivi non sono contagiosi. Da sempre. Chi non ha i sintomi, chi non è malato, non può contagiare. Lo ha detto anche l’Oms. Quindi non ha senso chiudere tutti in casa. Chi si ammala va curato, semplicemente. Come ho fatto io seguendo i dettami di Didier Raoult, per le persone che si sono rivolte a me. Come fanno centinaia di medici usando idrossiclorochina, azitromicina e guarendo le persone a casa. Ad esempio, al centro Sud i morti sono stati molti di meno perché hanno utilizzato subito cortisone ed eparina e hanno evitato trombo embolie. La gente è morta perché non sono stati usati i farmaci corretti. Un esempio, vale su tutti: mi chiamarono dalla Sicilia perché a Milano c’era un uomo malato di 54 anni. Era arrivata l’ambulanza, gli avevano detto che non sussisteva la necessità di ricovero. Lui aveva chiesto “cosa devo fare”? Risposta, Nulla, non c’è una terapia.
domenica 15 agosto 2021
Il Green Pass nasce morto: l’Ue proibisce l’apartehid
Il green pass potrebbe essere nato già morto sotto il profilo giuridico? E “la salvezza” contro questa misura potrebbe venire addirittura dall’Europa? Per quanto suoni paradossale, è una tesi tutt’altro che peregrina, benché surreale, scrive l’avvocato Francesco Carraro sul “Fatto Quotidiano”. Una volta tanto, una norma europea verrà in soccorso di chiunque dovesse finire, suo malgrado, nella rete di divieti e sanzioni intessuta dal decreto legge licenziato dal governo Draghi? «Parliamo, ovviamente, di chi non ha ancora voluto sottoporsi al vaccino. E magari non vorrebbe neanche sottoporsi a tre tamponi a settimana, solo per esercitare i diritti costituzionali più elementari». Carraro ricorda che il Regolamento europeo numero 953 del 2021 stabilisce che gli Stati devono tassativamente «evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate». In particolare, il regolamento «non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati».
Ora, è vero che le leggi «sono fatte per essere interpretate», e che “fatta la legge trovato l’inganno”, come è vero che «molti giudici potranno essere tentati di decidere in base all’antico adagio di Giovanni Giolitti: le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano», ma in questo caso – per Carraro – non sembrano esservi dubbi «circa la natura palesemente discriminatoria – e quindi in violazione del Regolamento numero 953 – delle prescrizioni contenute nel recentissimo decreto istitutivo del green pass». Infatti, aggiunge Carraro, l’introduzione della “carta verde” per accedere a tutta una serie di luoghi, eventi e servizi «crea inevitabilmente, e deliberatamente, una discriminazione ben precisa», distinguendo «tra chi il vaccino lo ha fatto (o non ha potuto farlo per motivi di salute) e chi invece ha scelto di non farlo, per ragioni personali insindacabili (in carenza di un obbligo di legge)».
mercoledì 11 agosto 2021
domenica 8 agosto 2021
Dr. Fabio Milani di Bologna, conversazione con Red Ronnie
martedì 13 ottobre 2020
Svizzera: All’asilo e alle elementari anche con tosse e raffreddore
DSS e DECS aggiornano le indicazioni sulle assenze precauzionali causa coronavirus.
BELLINZONA - Nelle scuole dell'obbligo ticinesi cambiano le indicazioni sui sintomi da nuovo coronavirus per decidere in merito a un'assenza. Le nuove misure entreranno in vigore a partire da lunedì prossimo, 5 ottobre, e varranno per gli allievi della scuola dell’infanzia, elementare e media. Rimangono invece inalterati i sintomi che determinano l’esclusione da scuola per gli allievi delle scuole postobbligatorie e gli adulti di ogni ordine scolastico.
L'Ufficio del medico cantonale e il DECS hanno adottato le indicazioni in seguito alla pubblicazione, da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), delle nuove raccomandazioni per i bambini con sintomi di malattia.
I cambiamenti principali riguardano gli allievi delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari. Potranno infatti frequentare normalmente la scuola anche se hanno raffreddore e/o mal di gola e/o tosse leggera purché non abbiano febbre e non abbiano avuto contatti a rischio con una persona con sintomi da Covid-19 maggiore di 11 anni per la quale non c’è ancora un test negativo o con una persona risultata positiva al test di qualsiasi età, specialmente all’interno della famiglia. Per contatto a rischio si intende la presenza con una caso sospetto a meno di 1,5 metri per più di 15 minuti senza protezione.
A restare a casa saranno insomma gli allievi della scuola dell’infanzia e delle scuole elementari che presentano uno o più di questi sintomi:
- febbre >38.5 °C;
- forte tosse acuta, anche senza febbre;
- raffreddore e/o mal di gola e/o tosse leggera, anche senza febbre, se c’è stato un contatto a rischio con una persona sintomatica di più di 11 anni per la quale non c’è ancora un test negativo o con una persona di qualsiasi età risultata positiva al test, specialmente all’interno della famiglia.
In caso di dubbio sulla valutazione dei sintomi fare riferimento al proprio medico.
Per quanto riguarda invece gli allievi delle scuole medie e postobbligatorie, così come i docenti e il personale di ogni ordine scolastico, resta a casa chi presenta uno o più di questi sintomi:
- tosse;
- mal di gola;
- respiro corto;
- dolore toracico;
- febbre;
- perdita improvvisa del senso dell’olfatto e/o del gusto;
- affaticamento generale severo.
Il DECS comunica inoltre che, a un mese dall'inizio dell'anno scolastico 2020/2021, nelle scuole pubbliche del Canton Ticino, su un totale complessivo di circa 48'500 allievi e 5'800 docenti, le persone in isolamento o in quarantena sono complessivamente una decina. Altri allievi e docenti che sull’arco delle scorse settimane, in alternanza, sono stati assenti per isolamento o quarantena, hanno potuto nel frattempo rientrare regolarmente a scuola.
«Le poche assenze di allievi o docenti per isolamento o quarantena registrate finora, riconducibili soprattutto a contatti non avvenuti nel contesto scolastico, indicano che i piani di protezione in vigore nelle scuole stanno funzionando», scrivono i due dipartimenti. «DECS e DSS continuano a vigilare sulla situazione e sono pronti ad adattare le misure qualora ciò si rendesse necessario. Allievi e docenti sono invitati a mantenere il rispetto delle indicazioni contenute nei piani di protezione che finora hanno dato buoni risultati», concludono.