sabato 9 aprile 2022

FERDINANDO IMPOSIMATO / UN PREMIO PER RICORDARE LE SUE BATTAGLIE DI GIUSTIZIA


Prima edizione del ‘Premio Ferdinando Imposimato’, il grande magistrato che ha dedicato tanti anni della sua vita all’impegno sociale, civile, politico, e per affermare i valori della legalità e della giustizia sociale.

Un uomo, Imposimato, di grande coerenza, correttezza, lungimiranza: un esempio per tutti.

La giornata commemorativa si terrà a Roma, nella Sala della Protomoteca capitolina del Campidoglio, lunedì 11 aprile (proprio il giorno in cui Ferdinando avrebbe compiuto il suo ottantaseiesimo compleanno), a partire dalle ore 16.

La finalità principale vuol essere quella di ringraziare quanti si impegnano quotidianamente nella condivisione degli ideali e della pratica in direzione della libertà e della giustizia, nel segno della solidarietà.

Nell’occasione, viene presentata la prima edizione del Premio che porta il suo nome e verrà consegnato a quanti si sono distinti per affermare i diritti nel campo istituzionale, civile, sociale, comunicativo, artistico, sportivo.

Ferdinando Imposimato è stato un punto di riferimento basilare, fondamentale per la ‘Voce.

E’ stato capace, con la sua grande intelligenza, il suo smisurato coraggio, la sua inesauribile passione civile, a trasmetterci fino in fondo i suoi valori: la sete di giustizia, la ricerca di verità, il senso della storia, il valore della memoria.

La Voce è cresciuta, nel corso degli anni, a partire dalla ripresa delle pubblicazioni, nel 1984, intrisa fino in fondo di quei valori, quasi a seguire un percorso che avevamo ‘sentito’ insieme.

E il giornalismo d’inchiesta che ci ha caratterizzati, fin dall’inizio, ci veniva proprio da lui, da quella sua forza investigativa e ricerca continua della verità profondamente intrecciata con quel profondo senso ‘civile’ che l’ha costantemente animato.

Con la Voce abbiamo cercato di divulgare la grande portata delle sue inchieste giudiziarie prima e poi di quelle che hanno ispirato   i suoi libri.

Facciamo alcuni esempi concreti. Abbiamo scritto decine e decine di articoli sul caso Moro, di cui Ferdinando si è occupato come giudice istruttore e poi come autore, nel 2007, di ‘Doveva Morire’, firmato con Sandro Provvisionato. Un libro imperdibile, profetico, attualissimo oggi più che mai: perché indica la pista che lo ‘Stato’ non ha voluto vedere, ossia il pieno coinvolgimento degli USA nell’aver favorito quel tragico esito finale. Ferdinando, per primo, ha parlato con Steve Pieczenick, l’inviato speciale della CIA per ‘indirizzare’ il ‘Comitato di crisi’ composto da 11 piduisti su 12.

Così come danno certo anche oggi fastidio le rivelazioni di Ferdinando sull’11 settembre. Venne incaricato, infatti, dalla ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità’ a redigere un rapporto sul ruolo svolto da alcuni personaggi quanto meno ‘opachi’: come Mohamed Atta, il capo commando per l’attacco alle Torri Gemelle. Ricordo tutto l’impegno che profuse in quella difficile, minuziosa ricerca. Mio fratello ed io, con entusiasmo, gli demmo una mano per tradurre una valanga di documenti in inglese. Ne venne fuori un rapporto al calor bianco, denso di fatti e analisi. Emergeva il pieno coinvolgimento, guarda caso, ancora una volta della CIA, ma anche dell’FBI, che tutto sapevano su Atta e non lo hanno fermato...


...segue: www.lavocedellevoci.it

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