giovedì 25 giugno 2020

Covid-19 / Robert Kennedy junior Contro i Test Di Oxford Sui Bambini


Allarme lanciato dall’associazione Children’s Health Defense per i possibili test sul vaccino contro il coronavirus.
Scende in campo la sigla creata e animata da Robert Kennedy junior, il figlio di Robert e nipote di John Fitzgerald, da anni impegnata per un uso cauto, consapevole e ragionato dei vaccini, e quindi altrettanto impegnata nelle battaglie contro Big Pharma e soprattutto contro l’attuale numero uno per il maxi affare post Covid-19, il “filantropo” arci miliardario americano Bill Gates.

Nel mirino dell’Associazione, stavolta, le ricerche portate avanti dall’Oxford Vaccine Group, dal Jenner Institute di Oxford e finanziate da una star di Big PharmaAstraZeneca.
Il tris d’assi – punta l’indice l’avvocato per l’ambiente – “hanno annunciato l’imminente espansione dei loro studi clinici in una fascia di età più ampia, dai 5 ai 12 anni, nonostante i ‘risultati preoccupanti’ quando hanno somministrato il vaccino alle scimmie rhesus”.
Come dire: me ne fotto se le scimmie hanno risposto male ai test per il nuovo vaccino, adesso passo ai bimbi-cavia! Ai confini della realtà.
Commenta Kennedy junior: “Chiunque abbia prestato molta attenzione, sa dove il cartello dei vaccini vuole che ciò finisca, con un’iniezione obbligatoria che introdurrà nanoparticelle ad alto rischio che alterano il gene, stile cavallo di Troia, nei nostri figli e, infine, in tutti noi. Tuttavia, l’uso dei bambini come cuneo per attuare i mandati degli adulti – la fascia di età più colpita da Covid-19 – negherebbe ai bambini la pari protezione della legge perché il vaccino non sarà principalmente a loro vantaggio”.
Una prassi, quindi, oltre che assolutamente immorale, anche fuorilegge.
Continua il j’accuse di Robert: “Un primo passo su questo pendio scivoloso sarà quello di convincere i genitori inconsapevoli a offrire i propri figli sull’altare della sperimentazione con il vaccino Covid-19. Non è chiaro come i ricercatori convinceranno i genitori a fare questo passo, in particolare perché le prove più recenti confermano che i bambini rappresentano solo dall’1 al 5 per cento dei casi diagnosticati Covid-19. Per cui sottoporre i bambini ai pericoli degli studi clinici per un rischio così basso è perverso”.

Di seguito, pubblichiamo in inglese il testo dell’intervento di Robert Kennedy.

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