mercoledì 22 aprile 2020

“Magliano de' Marsi: guarito dal Covid-19 l'assessore Morgante” più 1 altro/i articolo/i


Magliano de' Marsi: guarito dal Covid-19 l'assessore Morgante - Info Media News
Posted: 21 Apr 2020 03:15 AM PDT
Fede e tradizione ai tempi del Coronavirus, San Sebastiano nella Marsica “come l'estremo rimedio per curare il popolo flagellato dall'epidemia” - Terre Marsicane
Posted: 21 Apr 2020 12:47 AM PDT
Ognuno di noi ha un suo modo personale di rispondere alle sollecitazioni che un’opera d’arte trasmette. Personalmente, dopo l’iniziale emozione, inizio a chiedermi il perché di quello che vedo e cosa possa spingere un uomo, una donna, a trasformare in tangibile un pensiero. È con questa curiosità che mi relaziono soprattutto con l’arte a me vicina, in particolar modo quella antica. I luoghi che mi circondano sono custodi silenziosi di opere la cui bellezza da sempre è stata capace di parlarmi, di emozionarmi e sollecitare il bisogno di intraprendere ricerche. È con queste motivazioni e, per un personale bisogno che mi capita, spesso, di visitare la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, proprio da lì partono molti dei miei studi. 
I volti raffigurati all’interno dell’edificio sacro, da mani più o meno sapienti, mi hanno da sempre colpita. Gli elementi iconografici presenti negli affreschi permettono, agli occhi di chiunque abbia una semplice conoscenza dell’arte, l’immediata identificazione dei vari soggetti, è bello però andare oltre e cercare di capire il perché di quella ispirazione, da me precedentemente nominata. Per ovvi motivi, trattandosi di un complesso religioso, la motivazione principale è da ritrovare nelle varie forme di religiosità, al modo in cui gli uomini del passato hanno scelto di relazionarsi con Dio. 
Gli affreschi contenuti all’interno dell’edificio benedettino possono essere classificati, oltre che in base ad un criterio temporale o di stile, in due tipologie differenti. Alcuni presentano tratti grossolani e poco delicati e possiamo definirli, in questo caso, come una forma di devozione ed arte popolare, eseguita con semplicità ed immediatezza di tratto. La presenza di queste pitture potrebbe portarci con facilità verso un errore di valutazione, in quanto l’ubicazione della struttura comporterebbe quasi automaticamente un giudizio, o meglio pregiudizio, unicamente di questo tipo. Sarebbe questo però un esame veloce, grossolano e soprattutto miope, dettato prettamente da una semplice e mera deduzione geografica, in quanto l’edificio religioso appare circondato solo da paesi e lontano da grandi città. Altri affreschi, ivi conservati, smentiscono questa visione così immediata perché presentano caratteristiche ben differenti che li rendono un’evidente testimonianza di buona cultura personale, di gusto e soprattutto opera di una mano sapiente e raffinata. Il motivo conduttore di entrambe le tipologie di affreschi è comunque il medesimo, da ricollegare ad un bisogno personale o dell’intera collettività in diversi momenti storici. 
In alcuni scritti precedenti ho avuto modo di esaminare la figura dell’Arcangelo Michele raffigurato all’interno di Santa Maria in Valle Porclanteta. Le vicende di questi giorni, i grandi cambiamenti che ognuno di noi sta vivendo a causa del coronavirus, mi hanno portata ad esaminare un altro soggetto raffigurato sempre all’interno dell’edificio sacro di Rosciolo: quello raffigurante san Sebastiano. Come nel caso di san Michele, il motivo della presenza di Sebastiano sulle pareti di Santa Maria in Valle Porclaneta è da ricercare non solo nella religiosità del popolo, ma soprattutto nella posizione stessa della struttura ospitante. L’edificio benedettino oggi come ieri, (nonostante la forte vicinanza del passato con un piccolo agglomerato di abitazioni, la cui storia sarebbe da esaminare con maggiore attenzione e, con uno studio a parte), è lontano dal centro abitato principale. San Sebastiano, figura tanto cara all’arte antica, soprattutto quella medioevale, veniva sempre raffigurato all’interno di edifici religiosi fuori porta perché doveva proteggere il popolo urbano dalla peste. Gli uomini del passato infatti, non conoscendo l’origine di questo male, credevano che questo Santo soldato non avrebbe permesso all’aria cattiva di oltrepassare le porte e le mura dell’agglomerato principale...