martedì 9 novembre 2021

Velino, la montagna vietata

Qual è la vetta più pericolosa del mondo? Uno sguardo alla storia suggerisce l’Eiger, il K2 o il Cervino. Se si bada alle statistiche, invece, entrano nella gara il Monte Bianco e l’Everest. Dall’Abruzzo, invece, arriva un suggerimento diverso. La montagna più pericolosa è il Velino, terza vetta dell’Appennino per quota. Una montagna ripida, in parte rocciosa, che tocca i 2486 metri e sorveglia Avezzano e il Fucino e nelle giornate limpide si lascia vedere da Roma. 

Due mesi fa abbiamo riferito dell’ordinanza con cui il Comune di Massa d’Albe, la Riserva Naturale Monte Velino e i Carabinieri Forestali dell’Ufficio per la Biodiversità di Castel di Sangro hanno vietato l’accesso dal 15 novembre al 30 aprile alla Val Majelama “per motivi di sicurezza pubblica legati al pericolo di slavine”. Qualche settimana dopo, il Parco regionale Sirente-Velino, che comprende geograficamente ma non controlla la Riserva, ha proposto un regolamento per l’utilizzo dei sentieri in veste estiva. Oltre a fornire consigli sulla scelta del percorso, su attrezzatura e abbigliamento e su come comportarsi in caso di emergenze, il documento impone agli escursionisti di segnalare in anticipo la propria presenza, e di “assumersi la responsabilità a titolo personale, sia civilmente che penalmente” in caso di incidenti.

lunedì 8 novembre 2021

SICUREZZA: UNARMA NON SIAMO CITTADINI DI SERIE B


Noi di MittDolcino crediamo fortemente nell’Arma dei Carabinieri, una delle ultime Istituzioni ancora sane a livello nazionale e locale.

Rilanciamo questo comunicato di UNARMA.

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Leggiamo con stupore la circolare a firma del Generale di Divisione Marco Menicucci e non possiamo restare che sgomenti in quanto il suo contenuto sembra essere concepito in tempi arcaici ovvero, assai lontano da questo XXI secolo.
La cosa che ci lascia ancor di più basiti è il fatto che lo stesso generale è anche presidente del Cocer Carabinieri ovvero, quell’organismo di rappresentanza che dovrebbe tutelare il benessere del personale.
Ricordiamo che il militare Carabiniere ha i medesimi diritti di tutti i cittadini italiani ovvero, di diffidare il datore di lavoro direttamente oppure tramite proprio legale per comportamenti che possano presentare aspetti di illegittimità anche e soprattutto se costituzionali.
Il Datore di lavoro/comandante ha l’obbligo di valutare la disapplicazione delle norme da cui discendono le disposizioni interne rivolgendosi al giudice precostituito al giudizio in relazione al tipo di norma cui si fa riferimento e la violazione contestata. Oppure può rispondere al militare/lavoratore motivando la validità della norma e il militare riservarsi di ricorrere impugnando norma e motivazione. Il fatto che si censuri chi propone iniziative cosi legittime viola l art. 3 Cost. discriminando i pari diritti di tutela di posizioni giuridiche definite sia come diritti soggettivi o interessi legittimi presentando aspetti manifestamente contra legem. È singolare che a chi richiama “Il Giudice delle Leggi”(ovvero la Corte Costituzionale) ciò possa sfuggire. Si sottolinea che la formula del giuramento citata è molto chiara disponendo che con disciplina ed onore si osservano i doveri del proprio status militare nella misura in cui si difendano i valori costituzionali e le leggi quali manifestazione legittima di sovranità. I decreti non possono comprimere libertà fondamentali aspetto che chi si assume l’onore e l’onore di dirigere una Istituzione come l’Arma dei Carabinieri dovrebbe comprendere molto bene.
La risposta del generale presenterebbe, a nostro avviso, profili giuridicamente censurabili, così in una nota il segretario del sindacato dell’Arma dei Carabinieri Unarma, Antonio Nicolosi.
A nostro avviso -continua Nicolosi- si sta smarrendo la bussola ovvero, si sta radicando un isterismo non più comprensibile. Auspichiamo un passo indietro e chiediamo un intervento del Comandante Generale e Ministro della difesa.

www.mittdolcino.com

domenica 7 novembre 2021

“Bambino caduto dalla bici torna a casa, Di Cristofano: "Vederlo giocare circondato dai suoi amici e dall'affetto dei suoi cari mi ha riempito il cuore"” più 1 altro/i articolo/i

Bambino caduto dalla bici torna a casa, Di Cristofano: "Vederlo giocare circondato dai suoi amici e dall'affetto dei suoi cari mi ha riempito il cuore" - Terre Marsicane

Posted: 07 Nov 2021 01:23 AM PDT

Torna a casa a Magliano il bimbo caduto dalla bici - Info Media News

Posted: 07 Nov 2021 01:32 AM PDT

The Magliano Weekly domenica 7 novembre 2021: Aiuti di Stato, giunta regionale approva proposta regione Abruzzo: 80 comuni interessati

sabato 6 novembre 2021

Proroga tribunali minori abruzzo, bocciato l'emendamento di Colletti (ac)


Aggiornamento  6 novembre 2021
NOTIZIE
proroga tribunali minori abruzzo, bocciato l'emendamento di colletti (ac) - MarsicaWeb
Dichiarato inammissibile il mio emendamento che prevedeva la proroga, fino al 31 dicembre 2024, dei quattro tribunali minori abruzzesi, e cioè quelli di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto...
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venerdì 5 novembre 2021

Il sistema economico occidentale volge al termine, di Thierry Meyssan

Produrre non permette più all’Occidente di vivere; per contro la Cina è diventata “l’officina del mondo”. Sono soltanto i detentori di capitali a fare soldi, tanti soldi. Il sistema sta per crollare. I grandi capitalisti sono ancora in tempo a mettere in salvo la propria ricchezza?

Con la crisi del 1929 la fame si propagò in Occidente. Tutte le istituzioni furono messe in pericolo. Sopravvissero solo grazie alla seconda guerra mondiale.

Già nel XVIII secolo, agli albori del capitalismo, gli economisti britannici della scuola di David Ricardo s’interrogavano sulla durata illimitata del sistema. Ciò che all’inizio rende cospicuamente, alla fine rientra nella normalità e cessa di arricchire il proprietario: i consumi non possono motivare in eterno una produzione massiccia. In seguito, i socialisti, discepoli di Karl Marx [1], preconizzarono l’ineluttabile fine del capitalismo.

Un sistema che avrebbe dovuto soccombere nel 1929, ma che con generale sorpresa è sopravvissuto alla crisi. Ci stiamo avvicinando a un momento analogo: la produzione non è più rimunerativa. Ora solo la finanza fa denaro. In Occidente vediamo un generale abbassamento del livello di vita delle masse e il patrimonio di pochi individui raggiungere vette impensate. Il sistema minaccia di crollare e di non riuscire a risollevarsi. La domanda è: i super-capitalisti sono ancora in tempo a mettere in salvo la propria ricchezza o ci sarà una redistribuzione aleatoria della ricchezza causata da un conflitto generalizzato?

giovedì 4 novembre 2021