Qual è la vetta più pericolosa del mondo? Uno sguardo alla storia suggerisce l’Eiger, il K2 o il Cervino. Se si bada alle statistiche, invece, entrano nella gara il Monte Bianco e l’Everest. Dall’Abruzzo, invece, arriva un suggerimento diverso. La montagna più pericolosa è il Velino, terza vetta dell’Appennino per quota. Una montagna ripida, in parte rocciosa, che tocca i 2486 metri e sorveglia Avezzano e il Fucino e nelle giornate limpide si lascia vedere da Roma.
Due mesi fa abbiamo riferito dell’ordinanza con cui il Comune di Massa d’Albe, la Riserva Naturale Monte Velino e i Carabinieri Forestali dell’Ufficio per la Biodiversità di Castel di Sangro hanno vietato l’accesso dal 15 novembre al 30 aprile alla Val Majelama “per motivi di sicurezza pubblica legati al pericolo di slavine”. Qualche settimana dopo, il Parco regionale Sirente-Velino, che comprende geograficamente ma non controlla la Riserva, ha proposto un regolamento per l’utilizzo dei sentieri in veste estiva. Oltre a fornire consigli sulla scelta del percorso, su attrezzatura e abbigliamento e su come comportarsi in caso di emergenze, il documento impone agli escursionisti di segnalare in anticipo la propria presenza, e di “assumersi la responsabilità a titolo personale, sia civilmente che penalmente” in caso di incidenti.
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