lunedì 21 gennaio 2019

VACCINI – PRESENTATA UNA DIFFIDA CONTRO LA FALSA SCIENZA


Preso atto della grave carenza di completezza e correttezza delle informazioni e comunicazioni circa i rischi e danni da reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini, non solo da parte dei principali media nazionali ma soprattutto da parte di soggetti che ricoprono incarichi e ruoli scientifici istituzionali o comunque di rilievo, i sottoscritti  hanno avvertito l'esigenza di presentare la Diffida sottostante contro la diffusione di "falsa Scienza".

Dr. Franco Trinca (Biologo – Perugia),
Dr. Fabio Franchi (Medico, Infettivologo – Trieste),
Dr. Armando Lippolis (Medico Omeopata – Torino),
Dr.ssa Anna Rita Iannetti (Medico, Prevenzione e Salute – AUSL Pescara),
Dr. Dario Miedico (Medico Legale – Savona),
Dr. Roberto Petrella (Medico, Ginecologo – Teramo),
Dr. Gerardo Rossi (Medico, Ortopedico – Macerata),
Avv. Roberto Ionta (Avvocato – Napoli).
NOTA: Missiva trasmessa tramite Posta Elettronica Certificata del Dr. Franco Trinca
Per contatti: info@vaccinoveritas.it  
 info: www.vaccinoveritas.it

14 gennaio 2019
DESTINATARI: Prof. Roberto Burioni
Ordinario di Microbiologia e Virologia
burioni.roberto@unisr.it Prof. Gualtiero (Walter) Ricciardiex Presidente ISS
walter.ricciardi@unicatt.it Dr. Alberto Villani
Presidente Società Italiana di Pediatria
presidenza@sip.it
presidenzasip@legalmail.it Prof. Pierluigi Lopalco
Coordinatore strategie vaccinali ECDC
pierluigi.lopalco@unipi.it Prof. Fabrizio PregliascoSovraintendente Sanitario dell'I.R.C.C.S.
fabrizio.pregliasco@unimi.it  per conoscenza MINISTRO DELLA SANITÀOn. Dr.ssa Giulia GRILLO
seggen@postacert.sanita.it
segreteriaministro@sanita.it PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRIAvv. Giuseppe Conte
usg@mailbox.governo.it
presidente@pec.governo.it Ministro dell'InternoOn. Matteo Salvini
gabinetto.ministro@pec.interno.it
caposegreteria.ministro@interno.it
assistenza@salvinipremier.it Ministro del lavoro e Sviluppo economicoOn. Luigi Di Maio
segreteria.ministro@mise.gov.it
gab.dg@pec.mise.gov.it
gabinetto@pec.mise.gov.it Ministro della GiustiziaOn. Avv.  Alfonso Bonafede
ilministroascolta@giustizia.it
capo.gabinetto@giustiziacert.it
gabinetto.ministro@giustiziacert.it Ministro della Famiglia e disabilitOn. Lorenzo Fontana
segredipfamiglia@pec.governo.it
segreteriadipfamiglia@governo.it Ministro dell'IstruzioneOn. Marco Bussetti
uffgabinetto@postacert.istruzione.it Ministro per i Rapporti con il ParlamentoRiccardo Fraccaro
rapportiparlamento@mailbox.governo.it Ministro per gli Affari regionaliErika Stefani
affariregionali@pec.governo.it Membri Commissione Sanità del Senato Deputati e Senatori della Repubblica Italiana Commissario ISSProf. Silvio Brusaferro
presidenza@iss.it
protocollo.centrale@pec.iss.it  Agenzia Italiana per il FarmacoDr. Luca Li Bassi
presidenza@pec.aifa.gov.it
direzione.generale@pec.aifa.gov.it
protocollo@pec.aifa.gov.it Autorità Nazionale AnticorruzioneDr. Raffaele Cantone
protocollo@pec.anticorruzione.it Autorità Garante della Concorrenza e del MercatoDr. Angelo Marcello Cardani
agcom@cert.agcom.it Governatori e Assessori regionali Comando Carabinieri per la Tutela della Salutesrm29424@pec.carabinieri.it Presidente Ordine Nazionale BiologiDr.  Vincenzo D'Anna
protocollo@peconb.it
v.danna@onb.it Presidente CODACONSAvv. Carlo Rienzi
ufficiolegale@codacons.org FNOMCEO
OMCEO 
loro sedi Membri NITAG
Principali testate giornalistiche  nazionali
Tv nazionali e principali Tv locali ASL territorio nazionale Comuni d'Italia

DIFFIDA ALLA DIFFUSIONE DI "FALSA SCIENZA" RELATIVA A NOTIZIE FUORVIANTI E/O INFONDATE E/O ERRATE SUI RISCHI E DANNI DA EVENTI E REAZIONI AVVERSE GRAVI DA VACCINI
I sottoscritti Dr. Franco Trinca, Dr. Fabio Franchi, Dr. Armando Lippolis,
Dr.ssa Anna Rita Iannetti, Dr. Dario Miedico, Dr. Roberto Petrella,
Dr. Gerardo Rossi, Avv. Roberto Ionta, nella qualità di membri
del Gruppo di lavoro Scientifico-Giuridico "VACCINO VERITAS"

PREMESSO
  1. che da uno studio di vaccino-sorveglianza attiva degli eventi avversi dopo vaccinazione anti-MPRV, condotto dall'Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia (OER) nel periodo 15 maggio 2017-15 maggio 2018 e pubblicato  nel Report 2017-2018del n. 3 Ottobre-Dicembre 2018 della Rivista trimestrale dell'OER(1), emerge una incidenza molto elevata di segnalazioni di eventi avversi gravi successivi  alla somministrazione del vaccino anti Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella (MPRV), pari al 4% dei bambini vaccinati (68 su 1672);
  2. che dal Rapporto OER Puglia si evidenziano in particolare altri tre dati oltremodo inquietanti:
  • il 73,1% degli eventi avversi gravi sopra citati risulta correlabile alle vaccinazioni effettuate di anti-MPRV (in parte abbinato all'anti-HAV);
  • gli eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni anti-MPRV hanno coinvolto il 3% del totale dei bambini vaccinati (68:1672 x 0,731);
  • nel confronto dei risultati registrati in Puglia dal Programma di vaccino-sorveglianza passiva 2013-2017 (prassi normalmente praticata anche nel resto d'Italia), rispetto a quelli emersi nello studio di vaccino-sorveglianza attiva citato al punto 1, si è evidenziato che il programma di vaccino-sorveglianza passiva ha comportato un enorme tasso di sottostima degli eventi avversi  gravi segnalativalutabile in un rapporto di 1 a 339(!): rapporto tra i rispettivi Reporting rate per 1.000 dosi vaccino = 0,12:40,69.        
    Confrontando poi l'indice di correlabilità degli eventi avversi gravi al vaccino MPRV (abbinato in parte all'HAV), il rapporto di sottostima tra vaccino-sorveglianza passiva rispetto a quella attiva sale allo stratosferico livello di
    1 a 681 !!
3)     che l'altissimo tasso d'incidenza del 3% di eventi avversi gravi correlabili ai vaccini, emerso nello studio dell'OER della Puglia, è tuttavia da ritenersi ancora largamente sottostimato rispetto al rischio globale di eventi avversi correlabili a tutte le vaccinazioni previste (obbligatorie e fortemente raccomandate) dalla legge 119/2017 e inserite nel conseguente Piano Nazionale Vaccinazioni; in quanto il citato tasso del 3% si riferisce alle sole gravi conseguenze riconosciute a carico del vaccino MPRV (in  parte associato all'HAV), dovendosi aggiungere quelle legate a tutte le altre vaccinazioni obbligatorie e fortemente raccomandate che sono praticate in Italia: vaccino esavalente innanzitutto e poi, anti-meningococcici. anti-pneumococcico, anti-rotavirus, anti-HPV, anti-influenzale e anti-HZ;
4)     che, rapportando su scala nazionale il tasso del 3% di eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni anti-MPRV, emerso nello studio citato, si avrebbe una stima attendibile di ben 30.000 casi/per milione di soggetti vaccinati… altro che 1 caso per milione o più (!) ;
5)     che alla luce di queste nuove evidenze epidemiologiche vanno riconsiderati in un'ottica di forte sottostima i dati finora pubblicati dall'AIFA, come ad esempio i 1.307 casi nazionali di segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi riportati nel rapporto AIFA 2017(2), basati su segnalazioni derivanti da procedure di vaccino-sorveglianza passiva;
6)     che tutti gli indicatori di sospette reazioni avverse gravi del rapporto AIFA 2017 (anche queste comunque correlabili mediamente in più del 70% dei casi alle vaccinazioni effettuate), apparivano già con tutta evidenza largamente sottostimati a causa di fortissime discrepanze interne nel tasso di segnalazioni totali (lievi e gravi) riportate dalle diverse regioni; in quanto si va da 5,7 casi /100.000 abitanti della Campania, a 137,7 casi /100.000 abitanti della Valle D'Aosta, con una media nazionale di 34,3 casi /100.000 abitanti;
7)     che i tassi di reazioni avverse gravi post vaccinali pubblicati nel suddetto Rapporto AIFA 2017, devono essere di gran lunga ancor più considerati fortemente sottostimati alla luce di altri due dati innovativi emersi  dallo studio dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia:
  • il tasso di segnalazioni di reazioni avverse gravi evidenziate nel Rapporto 2017 dell'OER dopo vaccinazione MPR, riferito al numero di casi su 100.000 dosi di vaccino, risulta triplo rispetto a quello espresso nello stesso Rapporto ogni 100.000 abitanti; analogamente quindi, i dati del Rapporto AIFA 2017 sulla vaccino-vigilanza, riferiti unicamente a 100.000 abitanti, andrebbero già di base verosimilmente anch'essi triplicati per esprimerli rispetto a 100.000 dosi, alfine di rendere evidente la reale dimensione del rapporto rischio/beneficio delle vaccinazioni, specialmente di quelle obbligatorie;
  • il differenziale di segnalazioni di eventi avversi gravi evidenziato dal Rapporto dell'OER Puglia (già indicato al punto 2), tra vaccino-sorveglianza passiva e attiva (1 a 339, che diviene 1 a 681 per il tasso di quelli valutati correlabili ai vaccini) che, se fosse applicato in prima approssimazione ai dati AIFA, porterebbe la stima delle reazioni avverse gravi correlabili ad un livello impressionante, svelando una vera e propria emergenza sanitaria nazionale legata alle vaccinazioni(!);
8)     che i dati e le considerazioni di cui sopra non fanno che aggiungersi ad altre evidenze emerse in studi scientifici internazionali sull'impatto che campagne di vaccinazioni di massa possono avere sulla popolazione, in particolare infantile, di cui riportiamo una brevissima selezione(3-4-5-6);
9)     che, a titolo di esempio, nelle Conclusioni di un importante studio epidemiologico https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3170075/ condotto su 34 nazioni, relativamente ai tassi di vaccinazioni, di Infant Mortality Rate (IMR) e Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) segnalati da ciascun Paese all'OMS, si legge: "Questi risultati dimostrano una relazione contro-intuitiva: le nazioni che richiedono più dosi di vaccino tendono ad avere tassi di mortalità infantile più alti ." ;
10) che reazioni avverse clinicamente rilevanti e anche gravi sono chiaramente affermate e descritte in un'ampia serie di pubblicazioni scientifiche di alto
profilo
(7-8-9-10), nelle quali le problematiche di sicurezza ed efficienza degli attuali vaccini sono riconosciute apertamente e ricondotte ad una teoria antiquata di concezione e formulazione vaccinica che a livello scientifico ha regnato in modo dominante fino alla fine degli anni '90  e di cui gli Autori invocano e anticipano il superamento anche nella prassi(8)"(…) un allontanamento radicale dalla metodologia storica con cui sono stati sviluppati i vaccini – un metodo empirico che abbiamo etichettato il paradigma "Isolate-Inactivate-Inject";

11) che reazioni avverse clinicamente rilevanti e anche gravi sono dichiarate attese, con frequenze per nulla trascurabili o minimizzabili, dalle stesse schede tecniche di molti vaccini. A titolo di esempio si riportano alcune reazioni avverse illustrate, con la specifica delle frequenze attese, nelle schede tecniche dei seguenti vaccini:
  • Infarix Hexa(11)fino a 99 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): convulsioni (con o senza febbre), dermatite;  almeno 100 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): trombocitopeniareazioni anafilattiche, anafilattoidi e allergiche, collasso o stato simile a shock, bronchite, apneaalmeno 1.000  casi per milione (per ciascuna reazione avversa): infezione del tratto respiratorio superiore, tosse, gonfiore diffuso dell'arto sede dell'iniezionea volte esteso all'articolazione adiacentealmeno 10.000 casi per milionediarreavomito, febbre superiore a 39,5°C almeno 100.000 casi per milione: disturbi psichiatrici (pianto inconsolabile, irritabilità), perdita di appetito, febbre superiore a 38°C e fino a 39,5°C;
  • Priorix Tetra(12);  almeno 100 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): otite media, tosse, bronchite, convulsioni febbrilialmeno 1.000  casi per milione (per ciascuna reazione avversa): infezione del tratto respiratorio superiorelinfoadenopatiagonfiore delle ghiandole parotidivomitodiarreaanoressiapiantonervosismoinsonnialetargiamalessereaffaticamentoalmeno 10.000 casi per milioneirritabilitàeruzione cutaneafebbre superiore a 39,5°C almeno 100.000 casi per milionefebbre superiore a 38°C e fino a 39,5°C.
    Inoltre, la scheda tecnica riporta in aggiunta una serie di segnalazioni di reazioni avverse anche gravi derivanti da sorveglianza post marketing, definite "rare" (e quindi presuntivamente stimabili in 100 per milione): meningite, herpes zoster*, sindrome simile al morbillo, sindrome simile alla parotite (incluse orchite, epididimite e parotite) trombocitopenia, porpora trombocitopenica, reazioni allergiche (incluse reazioni anafilattiche ed anafilattoidi), encefalite, cerebellite, accidente cerebrovascolare, sindrome di Guillain Barré, mielite trasversa, neurite periferica, sintomi simili alla cerebellite (inclusi disturbo transitorio dell'andatura e atassia transitoria), vasculite, eritema multiforme, eruzione varicella- simile, artralgia, artrite;
12) che oltre la tossicità chimica di adiuvanti(13-14-15-16-17-18-19-20) e altri componenti ufficiali dei vaccini, come ad esempio la formaldeide(21-22-23-24-25), nonché possibili contaminazione di nano particelle(26), che fra l'altro...

...segue: www.lavocedellevoci.it

domenica 20 gennaio 2019

The Magliano Weekly is out! Edition of 20 January 2019


Domenica 20 Gennaio
The Magliano Weekly
Il Settimanale di Magliano de' Marsi
Published by
malleani
20 January 2019
Art & Entertainment Sports World Politics
Today's headline
MAGLIANO DEI MARSI. IL TRADIZIONALE GIOCO DEL CACIO PASSA ANCHE TRA LE MANI DEI GIOVANI DEL LUOGO
thumbnail www­.marsicaweb­.it - MAGLIANO DEI MARSI – Un freddo pomeriggio domenicale è stato lo scenario in cui si è svolta un'interessante partita del tradizionale gioco del cacio nel cuore storico di Magliano dei Marsi. Protagoni…
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sabato 19 gennaio 2019

Il Corriere di Magliano is out! Edition of 19 gennaio 2019


Sabato 19 Gennaio
Il Corriere di Magliano
Il quotidiano di Magliano de' Marsi, comune della Marsica nella provincia de L'Aquila, in Abruzzo.
Published by
malleani
19 gennaio 2019
World Politics Art & Entertainment Health Sports Business #marsica #discariche
Today's headline
L'accusa choc delle donne contro il Papa, il vertice sugli abusi è opaco e discrimina le voci femminili
thumbnail retelabuso­.org - Città del Vaticano – Il fatto è che al momento in Vaticano non si intravede alcuna trasparenza. L'accusa che arriva Voices of Faith è pesantissima. A qualche settimana dal summit degli episcopati mon…
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venerdì 18 gennaio 2019

Monopolio in cambio di censura. Così nacque il copyright

Monopolio in cambio di censura. Così nacque il copyright
Coloro che si oppongono alla direttiva europea sul copyright (approvata il 12 settembre 2018) contestano in particolare due articoli: l’11 e il 13. Quest’ultimo, in particolare, introduce i famigerati filtri in upload sul materiale caricato dagli utenti, ma non punisce in nessun modo chi afferma in modo infondato di detenere diritti di proprietà intellettuale su certi materiali. Questa è una delle tante leggi che, per dirla con Rick Falkvinge, se applicate al “vecchio mondo analogico” suonerebbero assurde e ridicole. Illuminante l’esempio di Cory Doctorow:
Non puoi andare al cinema e, a un certo punto del film, urlare “Detengo i diritti intellettuali su quella canzone” e far interrompere il film
Condivisibile, dunque, la preoccupazione di chi -come gli Anonymous- denuncia il rischio che la violazione di copyright possa diventare una pretesto largamente utilizzato per impedire la pubblicazione di materiali (siano essi testi, immagini, video, qualsiasi cosa) ritenuti scomodi per tutt’altre ragioni.
In una parola: che si possa arrivare alla censura.
Questo scenario, del resto, non sarebbe certo una novità. Anzi: è esattamente così che è nato il copyright.
Il copyright fu inventato in Inghilterra nel 1557, regnante quella Maria I Tudor passata alla storia col soprannome di Bloody Mary. Come racconta Mauro Pili nel suo saggio sulla storia del movimento pirata:
Maria I aveva ereditato un’ Inghilterra protestante da suo padre, che aveva convertito l’intero paese dal cattolicesimo solo per divorziare da sua madre (e passare a sposare una mezza dozzina di altre donne in sequenza). Maria non era molto felice del trattamento di sua madre ed era stata allevata come cattolica; vide come suo dovere convertire l’Inghilterra di nuovo al cattolicesimo, indipendentemente dal costo in sangue.
Prese il trono a suo cugino nel 1553 e iniziò un giro di vite sui dissidenti politici che ancora oggi le fa guadagnare il soprannome di “Bloody Mary” (…) Oltre 280 dissidenti furono bruciati vivi per ordine di Maria I, come monito per gli altri.
In questo contesto, cercò un mezzo ulteriore per sopprimere la libertà di parola e di dissenso politico. Vedendo che in Francia contro la stampa la pena di morte aveva fallito miseramente, scelse una diabolica alleanza tra il capitale e la corona. Maria I° consegnò il monopolio della stampa il 4 maggio 1557 alla London Company of Stationers. In cambio di un monopolio lucrativo sulla stampa in tutta l’Inghilterra, la società si accordò a non stampare nulla che i censori della Corona ritenessero politicamente insubordinato.
Nulla di sorprendente, in fin dei conti. Uno Stato, quando impedisce la circolazione di un libro (o di un qualsiasi contenuto multimediale, al giorno d’oggi) fa oggettivamente più bella figura se dice che lo sta facendo per tutelare un diritto (la proprietà intellettuale) di qualcuno, anziché per censurare un pensiero critico.
Oggi come allora, la difesa della cosiddetta “proprietà intellettuale” (che alcuni economisti più propriamente chiamano monopolio intellettuale) rischia di diventare un grimandello con cui scardinare la libera circolazione delle idee e della conoscenza. I censori non sono più esseri umani, ma bot automatizzati i cui criteri di funzionamento possono solo essere immaginati, visto che di solito il loro codice sorgente non è certo aperto. 
Qualcuno potrebbe pensare che questi timori siano frutto di paranoie e preoccupazioni eccessive; eppure c’è chi ha già avuto un’anteprima di cosa potrebbe essere il domani. L’eurodeputata Julia Reda, ad agosto 2018, ha raccontato di aver visto sparire dal “principale motore di ricerca al mondo” alcuni suoi articoli su…la possibilità che alcuni articoli venissero rimossi.
E quegli articoli parlavano proprio dei bot per la censura automatica.

giovedì 17 gennaio 2019

“SANT’ANDONO VE’ PE LA VIA”. STORIA DEL CULTO DI SANT’ANTONIO ABATE A MAGLIANO DEI MARSI


L’attuale chiesa di Sant’Antonio adibita a luogo privato

"SANT'ANDONO VE' PE LA VIA". STORIA DEL CULTO DI SANT'ANTONIO ABATE A MAGLIANO DEI MARSI  Marsica Web  di Americo Tangredi

MAGLIANO DEI MARSI – La figura del Santo e Anacoreta Antonio è tra le più conosciute e venerate della storia del cristianesimo. Una figura di santo che entra nelle diverse tradizioni popolari italiane e non solo: riti legati al fuoco, agli animali ma anche ad una forte solidarietà tra gli uomini. In questo articolo parleremo dei riti e delle vicende legate al culto di Sant’Antonio Abate a Magliano dei Marsi e lo faremo tramite un documento antico concesso proprio a MarsicaWeb dal professor Rodolfo Tavani-Aloysi la memoria storica del paese.
Nel documento, che risale all’inizio dell’800, si possono leggere delle notizie sorprendenti ma anche degli avvenimenti che possono provocarci qualche risata. Emergono parecchi dettagli che ci mostrano anche il cuore generoso dei maglianesi. Ma ora lasciamo parlare il documento:
“[…] La Compagnia del SS. Sacramento di detto luogo (Magliano dei Marsi) per legato nel giorno di Venerdì Santo, e nel giorno di 17 gennaio in ogni anno per ogni casa distribuisce una Palatella di pane in circa tre libbre ed al cappellano della chiesa di sant’Antonio nove pagnottelle con una pizza con qualche altra ricognizione. […] Nel venerdì santo del 1802 fu fatta la solita distribuzione del pane da Luigi Tavani, Bernardino De Simone ed altro compagno, procuratori della riferita Compagnia del SS.mo, dà quali non furono date nove pagnottelle con la pizza […] con la pretenzione spettare detta ricognizione al sacerdote don Domenico Tavani per il nome del cappellano […] Nell’altra distribuzione di detto pane il 17 gennaio del 1803, fatta da’medesimi procuratori, consegnarono alla casa Pozzi come a tutte le altre case la solita porzione del pane, e pagnotte tre per il canonico, il quale trovandosi in sua casa stimandosi novamente defraudato come nel Venerdì Santo, uscì di casa e disse a’ Procuratori: – Perché mi levate il pane che mi spetta come me lo levaste il Venerdì Santo, avendo io servita la chiesa di S. Antonio?- Risposero che nel Venerdì Santo fu dato al signor don Domenico Tavani, ed ora si è dato distributivamente a tutti i signori canonici, pagnottelle tre, avendo ricevuto l’ordine che si soddisfino e Messe per turnum. A questa risposta il signor canonico Pozzi disse: Se non me lo date voi, me le prendo io!- e si inviò verso la salma del pane, e prendendolo Luigi Tavani uno dè procuratori per impedire la presa, con una mano prese detto canonico nella parte sinistra, e con l’altra mano gli la pose in testa; cadde il detto pane per terra e restò calpestato dal Tavani.”

Nel documento sopraccitato emergono, oltre l’ilarità della storia, alcuni punti interessanti: la presenza di una chiesa e la distribuzione del pane. La chiesa dedicata al santo egiziano sorgeva lungo via Petronilla Paolini (il noto giro di Tornoterra) accanto all’antico municipio del paese e ad un ospedale dedito a ricovero per malati, anziani e pellegrini. Su tale edificio religioso abbiamo scarse notizie, sappiamo solo che era gestito dalla Confraternita del Santissimo Sacramento – tutt’ora esistente-  retto da alcuni canonici e che, al suo interno, aveva una pregiata statua lignea della Madonna Addolorata tutt’ora misteriosamente scomparsa. Anche la distribuzione del pane, se pur modernamente mutata, è rimasta.
Magliano celebra la solennità di Sant’Antonio Abate il 17 di gennaio, giorno della sua nascita in Cielo, ed è uno dei paesi marsicani che lo celebra per ultimo. Dopo la celebrazione della Santa Messa viene portata in spalla una pregevole statua lignea del santo lungo via Petronilla Paolini. Conclusasi la processione il parroco del paese benedice il fuoco, gli animali ed il pane che viene consegnato al popolo e da qualche anno, il locale gruppo alpini prepara un succulento piatto di ceci. Come ultimo atto della celebrazione di Sant’Antonio Abate vengono presi dei pezzi di legna del fuoco benedetto che vengono portati a casa, quasi ad essere un feticcio che pur non essendo oggetti di un culto diretto possiederebbero delle proprietà salvifiche.
«Il solo fatto – scrive Sant’Atanasio nella sua Vita di Sant’Antonio- di ricordarmi di Antonio è in effetti un grande guadagno anche per me. So bene che anche voi, quando ne avrete sentito parlare, proverete ammirazione per quell’uomo e desidererete imitarne l’intento».

martedì 15 gennaio 2019

Magliano de' Marsi incontra Padre Fabio Pallotta, della missione italiana a Santiago de Compostela


Magliano de' Marsi incontra Padre Fabio Pallotta, della missione italiana a Santiago de Compostela  Marsicanews

Magliano de’ Marsi – Domenica 27 gennaio 2019 presso la chiesa parrocchiale di Santa Lucia a Magliano dei Marsi, i Padri e le Suore Guanelliani della missione Italiana a Santiago de Compostela organizzano per i pellegrini “l’incontro di ritorno”. 
Alle ore 11.00 sarà celebrata la Santa Messa ed alle ore 12.00 Padre Fabio Pallottaspiegherà : “il Portico della Gloria” di Santiago de Compostela. Santiago de Compostela è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. La sua notorietà è dovuta al fatto che da oltre un millennio è, secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo, sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1985. La città è luogo di peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo. I Padri Guanelliani sono a Santiago dal 2010, nelle ultime due tappe del Cammino si occupano dei pellegrini ( circa 400/500 mila all’anno) ma soprattutto di quelli di lingua italiana, il secondo popolo a percorrere il cammino di Santiago, più numeroso dopo quello spagnolo. Padre Fabio Pallotta, Superiore della Missione dei Guanelliani a Santiago, sarà presente a Magliano il prossimo 27 gennaio presso la Chiesa di Santa Lucia per “l’incontro di ritorno”. Info e contatti : 348.8926522

lunedì 14 gennaio 2019

“Il terremoto della Marsica. Un racconto, una tragedia… (foto rare, testimonianze, i dati)” più 4 altro/i articolo/i


Il terremoto della Marsica. Un racconto, una tragedia… (foto rare, testimonianze, i dati) - Terre Marsicane
Posted: 14 Jan 2019 12:34 AM PST
Il terremoto della Marsica. Un racconto, una tragedia… (foto rare, testimonianze, i dati)  Terre Marsicane
Molti sono stati gli interventi di vari e autorevoli scrittori, studiosi e giornalisti che hanno scritto intorno alla catastrofica giornata del 13 Gennaio 1915 e molti ...

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Posted: 13 Jan 2019 03:36 PM PST
IL SINDACO Ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 8 settembre 2000, n. 299 e dell'art. 1, comma 400, lett. g) della Legge 27 dicembre 2013, n. 147
  RENDE NOTO che in occasione di tutte le consultazioni elettorali o referendarie, allo scopo di rilasciare, previa annotazione in apposito registro, le tessere elettorali non consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento, esaurimento spazi, smarrimento o furto dell'originale, l'Ufficio elettorale comunale resta aperto nei due giorni antecedenti la consultazione dalle ore 9 alle ore 18 e nel giorno della votazione per tutta la durata delle operazioni di voto.

Ove, per qualsiasi motivo, non sia possibile il rilascio, la sostituzione o il rinnovo immediato della tessera o del duplicato, è consegnato all'elettore un attestato sostitutivo della tessera ai soli fini dell'esercizio del diritto di voto per quella consultazione.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all'Ufficio elettorale comunale.
 
Posted: 13 Jan 2019 03:36 PM PST

IL SINDACO

Vista la Legge Regionale 2 aprile 2013 n. 9 recante "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale" e successive modificazioni;

Visto l'art. 6 della legge 8 marzo 1989 n. 95, recante norme per l'istituzione dell'albo delle persone idonee all'ufficio di scrutatore di seggio elettorale, e successive modificazioni;

Visto l'art. 9 della legge 23 aprile 1976, n. 136, contenente norme sulla riduzione dei termini e sulla semplificazione del procedimento elettorale, e successive modificazioni;

Visto il decreto del Presidente Vicario della Giunta Regionale n. 72 del 21.09.2018 con il quale sono stati convocati per il giorno 10 febbraio 2019 i comizi elettorali per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale;
 
RENDE NOTO

che la Commissione elettorale comunale è convocata nella sede del Comune in pubblica adunanza per il giorno 16 gennaio 2019, alle ore 16,00, per procedere alla nomina degli scrutatori che saranno destinati agli uffici elettorali di sezione per le elezioni regionali di domenica 10 febbraio 2019.

Magliano de' Marsi, addì 14 gennaio 2019

 
IL SINDACO
 
  Avv. Mariangela Amiconi
MAGLIANO DEI MARSI. IL TRADIZIONALE GIOCO DEL CACIO PASSA ANCHE TRA LE MANI DEI GIOVANI DEL LUOGO - Marsica Web
Posted: 13 Jan 2019 02:17 PM PST
MAGLIANO DEI MARSI – Un freddo pomeriggio domenicale è stato lo scenario in cui si è svolta un’interessante partita del tradizionale gioco del cacio nel cuore storico di Magliano dei Marsi. Protagonisti di questa sfida sono state due squadre composte da giovani sia del luogo e sia dei paesi limitrofi. La squadra numero 1 era composta da Daniele Allegritti, Antonio Di Girolamo e Andrea Belardinelli mentre la squadra numero 2 era composta da Fabrizio Maurizi, Giovanni Venditti e Antony Di Genova.


Dall’Appellaturo – luogo di partenza di questo gioco- entrambe le squadre hanno iniziato la loro personale sfida. Ogni giocatore con la propria cultura di provenienza, con la propria forza, con la loro fortuna ma soprattutto con una grande pazienza: ma tutti accomunati da una voglia di passare un pomeriggio diverso dal solito, all’insegna della riscoperta della tradizione locale.
«Giocare al gioco del cacio – afferma Antonio Di Girolamo detto Maccio – è una bellissima tradizione che ci è stata tramandata dai nostri antenati. Ciò che è stupendo, e che si può vedere specialmente nel sabato e nella domenica, è la partecipazione di ragazzi dai 15 anni in su inseme ad adulti ed anziani. E’ un dovere per noi giovani tramandare questo gioco, anche perché è bellissimo».
Tra un’errore, una risata e qualche momento in cui si è percepita una sana competizione agonistica, la partita si è sviluppata lungo il giro di Tornoterra. Tra gli sguardi, i consigli e qualche sfottò dei più grandi la partita è andata avanti per i due tiri canonici del gioco più il giro di bella o di rivincita.
«Questa è la seconda volta – afferma Giovanni Venditti giovane di Villa San Sebastiano – che gioco al gioco del cacio. Mi hanno coinvolto i miei amici ed io ogni volta partecipo molto volentieri. È abbastanza divertente e possiede il potere di creare un legame tra le persone, anche se qualche volta si discute: in fin dei conti è pur sempre un gioco».
Alla fine la partita è stata vinta dalla squadra numero 2, ma ciò non è tanto importante: ciò che è davvero fondamentale è che a vincere questa volta non è stata la tecnologia ma bensì la tradizione. Non a caso tale sfida si è svolta nel pomeriggio del 13 gennaio, una data che per i marsicani segna la fine di un mondo con annessa desolazione e tristezza, ma segna anche l’inizio di una nuova rinascita con una forte speranza per il futuro. Questa semplice sfida tra amici può dare un briciolo di speranza a tutti quelli che erroneamente pensano che i giovani non sono interessanti alle tradizioni del proprio paese: e si può ben affermare che per Magliano ed i suoi giovani la tradizione passa attraverso un tiro a cacio.
Alle 7:52 del 13 gennaio 1915, Silone: "S'è fatto d'improvviso una fitta nebbia…" - Marsicanews
Posted: 13 Jan 2019 02:17 PM PST
Alle 7:52 del 13 gennaio 1915, Silone: "S'è fatto d'improvviso una fitta nebbia…"  Marsicanews
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