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Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
giovedì 4 ottobre 2018
Il Corriere di Magliano is out! Edition of 04 ottobre 2018
mercoledì 3 ottobre 2018
“Magliano dei Marsi: 3 persone denunciate per furto e ricettazione” più 7 altro/i articolo/i
Magliano dei Marsi: 3 persone denunciate per furto e ricettazione
Posted: 03 Oct 2018 06:47 AM PDT
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Massa d'Albe. Denunciati 3 cittadini stranieri per furto in abitazione e ...
Posted: 03 Oct 2018 06:47 AM PDT
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SITe.it, 20 anni e tre giorni d'informazione, tutto pronto per la tre ...
Posted: 03 Oct 2018 05:32 AM PDT
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Furti ripetuti in una villa di Massa d'Albe, arrestati tre cittadini ...
Posted: 03 Oct 2018 05:31 AM PDT
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Posted: 03 Oct 2018 05:31 AM PDT
Si avvisa che tutti gli iscritti all'asilo nido del Comune di Magliano de' Marsi, possono presentare domanda al fine di accedere al contributo per riduzione della retta. Modalità, avviso e schema di domanda nel link.
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Bollettino di criticità del giorno 3 Ottobre 2018
Posted: 03 Oct 2018 02:46 AM PDT
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Raffica di furti nelle ville di Massa d'Albe, presi 3 marocchini ...
Posted: 03 Oct 2018 02:46 AM PDT
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Giornata della pesca a mosca con il Fly club Marsica
Posted: 02 Oct 2018 08:37 AM PDT
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“Impianto di compostaggio di Massa D’Albe, “situazione ormai ingestibile”, organizzata una raccolta firme” più 3 altro/i articolo/i
Posted: 02 Oct 2018 05:07 AM PDT
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Posted: 02 Oct 2018 03:38 AM PDT
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Posted: 02 Oct 2018 03:38 AM PDT
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Posted: 01 Oct 2018 10:27 AM PDT
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martedì 2 ottobre 2018
COSI’ MUORE UN QUOTIDIANO primadanoi.it
Quando le candeline diventano un cero: 26 settembre 2005- 26 settembre 2018
ABRUZZO. PrimaDaNoi.it si spegne. E’ l’annuncio che non avremmo mai voluto dare e che da anni abbiamo cercato di allontanare il più possibile, fino a quando resistere non è stato più sufficiente.
Così siamo costretti a fermarci: da oggi non troverete più notizie aggiornate qui.
Il 26 settembre 2005 nasceva il primo quotidiano on line per la regione Abruzzo in un momento in cui la tecnologia era ancora una speranza da queste parti, appena prima dei grandi scandali e in un momento di forti cambiamenti.
Il 26 settembre 2018, 13 anni esatti dopo, dobbiamo fermarci perchè non possiamo più garantire la sostenibilità del quotidiano e lo facciamo prima di contrarre debiti che non potremo onorare.
E’ la fine di un sogno che si è trasformato in un incubo, poichè spesso siamo diventati noi il nemico di troppi e il bersaglio da colpire.
PrimaDaNoi.it muore per asfissia lentissima: un quotidiano vive di pubblicità ma siamo stati bravini a raccogliere quella nazionale e pessimi a convincere gli imprenditori sotto casa. Chissà perchè...
PrimaDaNoi.it muore per l’isolamento nel quale è stato relegato solo perchè siamo stati “cattivi” con i potenti e qualche difficoltà (piccolissima) in questi lunghi anni gliela abbiamo pure creata.
PrimaDaNoi.it muore perchè in questa terra, oggi, la verità, l’informazione, il giornalismo d’inchiesta non sono ritenuti ancora beni vitali dal cittadino comune.
E quindi è la fine di un ciclo, di una stagione della nostra vita e di qualcosa di impalpabile che c’è e che assomiglia, chissà, forse, ad un punto di riferimento o ad una boccata d’aria.
E’ molto probabile che tra un paio di mesi anche il sito, con i suoi 500mila articoli di cronaca e inchieste abruzzesi, svanirà nel cimitero digitale e non vi sarà più alcuna traccia di quello che è stato.
Per noi, però, non è una sconfitta: non siamo noi a perdere.
Noi siamo quelli che per 13 anni esatti hanno resistito ad ogni sorta di tempesta, sgambetto o tranello, che hanno nuotato sempre controcorrente (purtroppo) e hanno combattuto soli contro tutti.
E quello che non ti ammazza, ti spegne: anche se ci è riuscito solo ora.
Lo diciamo chiaramente e urlando perchè rimanga agli atti: la fine di PrimaDaNoi.it è la prova inconfutabile che l’informazione libera, svincolata e indipendente davvero non può esistere, se non per poco.
I patti, invece, sono la via unica anche per un giornale di sopravvivere ed è proprio per questo che non si può essere “indipendenti”, come noi, da tutti; a qualcuno devi pur appoggiarti e fare qualche favore se vuoi che poi ti difenda.
Come direttore mi ritengo l’unico responsabile per aver sempre tenuto una linea editoriale intransigente, improntata solo all’interesse pubblico senza mai farci intralciare da quelli privati (nemmeno i nostri).
La mia è stata una leggerezza imperdonabile ma mai avrei potuto immaginare che il Paese fosse malato a tal punto da trasformare una così preziosa virtù in una sentenza di morte.
Come giornale abbiamo sempre seguito i più alti principi morali (dunque nulla di più antiquato e retrogrado) e certe cose si pagano, qui ed ora, a caro prezzo.
Quando abbiamo iniziato immaginavamo che sarebbe stato difficilissimo ma non conoscevamo certi biechi meccanismi e certi ingranaggi che poi ci hanno stritolato.
Mai avremmo potuto immaginare, per esempio, di inaugurare una nuova stagione di dittature e censure come quelle avviate dalle ignobili sentenze sul “diritto all’oblio” che, nel 2010, per primi al mondo, ci hanno colpito, e da allora e a causa di quelle decisioni, il declino è stato inesorabile e ancora più veloce.
Condannati per aver violato una legge che non c’è in nome della privacy che serve per censurare, intimorire e restituire la verginità a qualche delinquente che non ha imparato la lezione.
Siamo stati costretti dal “sistema” ad essere come un soldato in campo aperto senza difese, bersaglio facile da colpire e solo perchè la “Giustizia” l’abbiamo incrociata pochissime volte.
Noi abbiamo cercato di difendere il vostro diritto di conoscere negando la cancellazione di articoli veri e mai diffamatori e ci siamo trovati contro prepotenti e giudici.
Per dirne una, c’è un tizio che da sette anni mi minaccia di morte e profetizza di lasciarmi in mutande: per fortuna si è avverata solo la seconda.
E’ stato un continuo e disgustoso tiro al piccione.
L’informazione seria e le inchieste giornalistiche hanno per noi un carattere sacrale ma costano tanti soldi, molta fatica e svariate conseguenze e noi, da soli, per questi anni ci siamo fatti carico di tutto questo ma ora non siamo più in grado di fronteggiare tutti i rovesci ed i guasti di un Paese degradato.
Non è sbagliato dire, dunque, che le istituzioni sono state complici della nostra condanna a morte.
Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito con assiduità, letto con attenzione, che hanno potuto sapere e scoprire l’Abruzzo in questi 13 anni.
Magari che hanno sperato con noi che le cose potessero migliorare.
Da oggi tutti quelli che pensavano a noi per denunciare qualcosa che loro non avevano il coraggio di fare dovranno rivolgersi altrove.
A quelli a cui siamo antipatici e che oggi non sono affranti come noi dico che prima o poi arriva per tutti il momento di avere bisogno di un quotidiano davvero onesto e libero per conoscere o raccontare.
Noi la nostra parte l’abbiamo fatta.
Non c’è altro da dire e non ne vale la pena.
Punto.
E basta.
Alessandro Biancardi
lunedì 1 ottobre 2018
“AGGIORNAMENTO ANNUALE ALBO PRESIDENTI DI SEGGIO” più 2 altro/i articolo/i
Brado: un rifugio di montagna apre le porte a Roma, tra selvaggina ...
Posted: 01 Oct 2018 03:04 AM PDT
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Posted: 01 Oct 2018 12:37 AM PDT
I cittadini residenti, iscritti nelle liste elettorali del Comune, possono richiedere l'inserimento nell'Albo degli Scrutatori entro il mese di novembre c.a.. La domanda, una volta accettata, resta valida fino alla richiesta di cancellazione da parte dell'interessato che va presentata entro il 31/12. L'Albo viene aggiornato ogni anno, entro il 15 gennaio dalla Commissione Elettorale Comunale ed affisso all'Albo Pretorio comunale. A coloro che non sono stati inclusi nell'Albo, viene notificata, per iscritto, la decisione della Commissione Elettorale Comunale, con indicazione delle motivazioni. In occasione delle consultazioni elettorali gli scrutatori di seggio sono nominati dalla Commissione Elettorale Comunale che procede anche alla redazione di una graduatoria degli scrutatori supplenti. Le nomine dei titolari vengono notificate agli interessati nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il quindicesimo giorno precedente la data delle elezioni. L'eventuale impedimento deve essere comunicato entro 48 ore dalla notifica; in sostituzione, vengono chiamati secondo la graduatoria gli scrutatori supplenti la cui notifica deve avvenire non oltre il terzo giorno precedente la data delle elezioni. Chi è già iscritto all'Albo non deve presentare una nuova domanda.
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Posted: 01 Oct 2018 12:37 AM PDT
I cittadini residenti, iscritti nelle liste elettorali del Comune, possono richiedere l'iscrizione nell'Albo dei Presidenti di Seggio entro il mese di ottobre c.a. La documentazione richiesta per l'iscrizione è quella riportata nell'allegato avviso. La domanda, una volta accettata, resta valida fino alla richiesta di cancellazione da parte dell'interessato. In occasione delle consultazioni elettorali i Presidenti di Seggio sono nominati dalla Corte di Appello di L'Aquila. Per coloro che sono già inseriti nell'Albo non è necessario ripresentare la domanda per l'aggiornamento
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A Valenza lo spettacolo della Tesla, l’auto che si guida da sola
VALENZA – Arrivata a Valenza nell’ambito dell’iniziativa “Valenza digitale” ha subito catturato l’attenzione di tutti proiettando studenti e cittadini in un futuro vicinissimo. Parliamo della Tesla Model X, l’auto elettrica a guida autonoma frutto del genio di Elon Musk, Ceo di Tesla Motors, di cui è presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato. L’auto ha dimostrato le sue capacità e sfoggiato anche capacità musicali, come si può vedere nel video.
A portare il veicolo nella città dell’oro Giancarlo Orsini, Training & Learning Manager di Banca Mediolanum, che descrive così il gioiello a 4 ruote: “È uno dei primi veicoli totalmente elettrico e di larghissima diffusione nel mondo”. Il merito di Elon Musk è stato quello di sdoganare finalmente l’auto elettrica, ha aggiunto Orsini, perché “il mondo sta andando in questa direzione e oltre a percorrere la strada dell’ecosostenibilità sta investendo sulla sicurezza. Queste macchine sono strumenti digitali sempre connessi e sfruttano l’intelligenza collettiva migliorando continuamente. Ogni settimana ci sono aggiornamenti che rendono il veicolo sempre una sorta di ultimo modello. Con l’intelligenza artificiale si sfrutta l’esperienza di tutti gli utenti che hanno questa macchina condividendola con altri automobilisti. Per esempio impara a che velocità si può prendere una determinata curva condividendo questa informazione con quanti hanno lo stesso modello. La fase è ancora sperimentale ma nell’arco di 5 anni avremo auto sempre connesse e non avremo neanche veicoli di proprietà ma condivisi perché troveremo l’auto che ci serve per andare da un punto all’altro.”
Queste auto sono già dotate di guida autonoma in questo momento ma non è possibile utilizzare questo sistema perché ancora non consentito in Italia. Tuttavia i veicoli sono già dotati di 8 telecamere e 16 radar in fase di autoapprendimento e quando possibile il mezzo potrà portare i passeggeri in totale autonomia.
Questo nuovo modo di guidare rappresenta già il presente, ha aggiunto Giancarlo Orsini, visto che “la mobilità elettrica. Negli ultimi 5 anni in Cina sono nate 26 case automobilistiche, tutte elettriche e la più piccola fa una quantità di veicoli simile ai numeri di Alfa Romeo. in tutti i paesi si sta andando in questa direzione“.
In Italia “le reazioni sono positive anche se siamo tra gli ultimi ad adottare le cose ma poi spesso i più veloci come capacità di penetrazione. Il problema è solo di infrastrutture ma si sta lavorando molto in questi ultimi mesi.”
domenica 30 settembre 2018
The Magliano Weekly is out! Edition of 30 September 2018
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