giovedì 19 luglio 2018

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Posted: 18 Jul 2018 05:31 AM PDT
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Posted: 18 Jul 2018 05:31 AM PDT
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Posted: 18 Jul 2018 12:36 AM PDT
Festiv'Alba 2018 trasloca a Rosciolo dei Marsi
Posted: 17 Jul 2018 11:31 PM PDT
  1. Festiv'Alba 2018 trasloca a Rosciolo dei Marsi   Terre Marsicane
  2. Full coverage
Castel di Sangro, 'Camminiamo la biodiversità': tre giorni a piedi ...
Posted: 17 Jul 2018 11:31 PM PDT
Importante tavola rotonda “Laboratorio Appennino, dalle Alpi agli ...
Posted: 17 Jul 2018 08:37 AM PDT

Diario Civile - Paolo Borsellino Essendo Stato



Per la prima volta sullo schermo, le parole pronunciate da Paolo Borsellino davanti al C.S.M. che gli italiani non hanno mai ascoltato, raccontate da Ruggero Cappuccio.
Il 31 luglio del 1988 il giudice viene convocato davanti al C.S.M. a causa delle interviste rilasciate ai quotidiani "La Repubblica" e "L'Unità", nelle quali denunciava il preoccupante stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo. Borsellino, minacciato dall'ombra di imminenti provvedimenti disciplinari, parla per oltre quattro ore, dalle dieci alle quattordici, davanti al Consiglio Superiore, con straordinaria  lucidità, condannando con forza l'inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la Mafia. Il pomeriggio dello stesso giorno verrà ascoltato il giudice Falcone.
Brani di queste audizioni tesissime, mai rese pubbliche integralmente, sono raccontate in "Paolo Borsellino Essendo Stato", il film documentario di Ruggero Cappuccio, in onda martedì 19 luglio alle 21.30 su Rai Storia. La puntata di "Diario Civile" si articola anche attraverso immagini di repertorio RAI ed interventi del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti.
Davanti al C.S.M. i due magistrati affrontano con chiarezza i delicatissimi temi inerenti l'assegnazione delle indagini, l'inserimento nel pool di nuovi giudici senza l'adozione di criteri di sicurezza, l'affidamento di procedimenti sulla criminalità mafiosa a magistrati estranei al pool. Dalle loro parole appassionate emergono i complessi scenari che fanno da sfondo alle indagini sul fenomeno mafioso, ma anche lo spirito di sacrificio di chi, pur accerchiato e consapevole delle occulte relazioni tra criminalità organizzata e Stato deviato, ha deciso di non arretrare.
Giovanni Falcone sarà ucciso quattro anni dopo quel 31 luglio, il 23 maggio 1992, nell'attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D'Amelio, a Palermo. Proprio su via D'Amelio, sull'ultimo secondo di vita di Paolo Borsellino, il 19 luglio del 1992, e sulle dichiarazioni al C.S.M., si concentra il lavoro di Cappuccio, che dilata questo singolare residuo di tempo in un intenso film documentario, attraverso anche il contributo di alcuni filmati della Rai.
"Paolo Borsellino Essendo Stato" offre ai telespettatori anche uno spaccato della vita del giudice palermitano sospeso tra la realtà urbana e l'armonia perduta della Sicilia. Il tritolo e l'infanzia, il palazzo di giustizia e la spiaggia, il campo di calcio dove giocava da ragazzo con Giovanni Falcone, costituiscono la narrazione visiva di Paolo Borsellino che ricostruisce la propria vita di uomo e di magistrato sul confine tra la vita e la morte.

Diario Civile – Paolo Borsellino essendo stato
scritto, diretto e interpretato da Ruggero Cappuccio
con l'introduzione del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti

mercoledì 18 luglio 2018

Festiv’Alba trasloca alla chiesa di Santa Maria Valle Porclaneta per due show. Cresce l’attesa per il concerto di Dee Dee Bridgewater

Alba Fucens. Dopo tre appuntamenti da tutto esaurito all'interno della chiesa di San Pietro ad Alba Fucens, Festiv'Alba 2018 trasloca a Rosciolo dei Marsi, nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria Valle Porclaneta. Questa location rappresenta una delle tante novità introdotte dalla rassegna curata da Harmonia Novissima e ha il preciso scopo di valorizzare le bellezze artistiche del nostro territorio proponendo eventi musicali di elevatissima qualità. Peculiarità, queste, che hanno proiettato Festiv'Alba sotto le luci della ribalta nazionale e internazionale. Saranno due gli appuntamenti previsti nel luogo di culto alle pendici del monte Velino, quotidianamente meta di turisti, studiosi e appassionati di storia e arte. Eventi resi possibili anche grazie alla collaborazione del Comune di Magliano dei Marsi che, assieme al Comune di Avezzano e al Comune di Massa D'Albe, è partner ufficiale della manifestazione. Costante, inoltre, il sostegno della Fondazione Carispaq, main sponsor della rassegna.

Venerdì 20 luglio, ore 21.00: Diego Leveric: in arte Edicole Grevi, è un musicista specializzato in liuti di epoca barocca. Il suo primo cd da solista "Weiss a Rome" è stato premiato con 5 stelle per l'aspetto artisti e tecnico da Amadeus, prestigioso mensile di musica classica. E' stato tra i vincitori del concorso internazionale "Concuros Internacionais de Jovens Interpretes de Musica Antiga" a Lisbona, Portogallo.

Sabato 21 luglio, ore 21.00: Dal violino all'arpa: La storia dell'arpa è costellata di luci e ombre; pochi sono i brani per arpa sola del periodo barocco giunti fino a noi. Gli strumenti, immobili e senza più voce, oramai puro ornamento di musei europei, raccontano un repertorio che è sicuramente esistito. Lo confermano le affascinanti narrazioni di vite di suonatori virtuosi, stimati e molto ricercati nelle corti. Perché non ricrearle dando vita in suono a ciò che forse mai fu scritto?

Cresce, intanto, l'attesa per il concerto di Dee Dee Bridgewater all'interno del suggestivo anfiteatro romano. La storica regina del jazz porterà nella Marsica il celebratissimo show "Memphis…yes, I'm Ready", nel quale verranno proposte le principali hit di una carriera stellare. Grazie alla sua voce elegante e raffinata, sensuale e carismatica, la cantante statunitense è annoverata tra le leggende viventi di un genere che non smette di appassionare le folle di tutto il mondo:
Dee Dee Bridgewater: 3 agosto, ore 21.00, anfiteatro romano – Alba Fucens (Aq)

Biglietti online: https://www.diyticket.it/events/musica/1142/dee-dee-bridgewater-in-memphis

Per informazioni e contatti:
Web – www.festivalba.it
Facebook – Festiv'Alba 2018
Telefono: 392.0482900

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Il Corriere di Magliano is out! Edition of 18 luglio 2018


Mercoledì 18 Luglio
Il Corriere di Magliano
Magliano de' Marsi. Comune della Marsica di 3740 abitanti della provincia di L'Aquila, in Abruzzo.
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malleani
18 luglio 2018
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Quark "bufala" edition: il CICAP sale sul carro delle fake news
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“Biodiversità in azione sugli Appennini: 3 giorni a piedi nella riserva naturale orientata “Monte Velino”” più 3 altro/i articolo/i


Biodiversità in azione sugli Appennini: 3 giorni a piedi nella riserva ...
Posted: 17 Jul 2018 05:34 AM PDT
Festiv'Alba 2018: ecco i prossimi eventi tra le splendide location ...
Posted: 17 Jul 2018 05:34 AM PDT
La Costituzione con Carla e Sandro Pertini a Giulianova
Posted: 16 Jul 2018 03:33 PM PDT
La Costituzione con Carla e Sandro Pertini a Nereto
Posted: 16 Jul 2018 10:38 AM PDT

martedì 17 luglio 2018

Il Corriere di Magliano is out! Edition of 17 luglio 2018


Martedì 17 Luglio
Il Corriere di Magliano
Magliano de' Marsi. Comune della Marsica di 3740 abitanti della provincia di L'Aquila, in Abruzzo.
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17 luglio 2018
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Un ottimo Fassina ridicolizza i fan di 'sinistra' di Boeri
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Il caso Orlandi non avrà mai pace finché chi sa non si deciderà a parlare

Il caso Orlandi non avrà mai pace, finché chi sa non si deciderà a parlare. Non solo il Vaticano, ma anche la procura della Repubblica di Roma ha le sue colpe. Non si doveva archiviare l’inchiesta proprio nel momento in cui la magistratura stava per ottenere il dossier custodito al di là del Tevere. Le nuove rivelazioni del giornalista Fittipaldi aprono interrogativi sia che risultino veritiere come pure no. Fossero costruite ad hoc, chi vorrebbero colpire? Il portavoce di papa Francesco Greg Burke ha definito la documentazione “falsa e ridicola”. Mi sento di affermare che sussistono elementi ancora più gravi delle nuove presunte rivelazioni. Esempio: non appaiono false né ridicole le confidenze fatte a Pietro Orlandi da Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo di Ratzinger, che avrebbe visto il dossier di Emanuela sulla scrivania di padre George. Ancora più sconcertante apparirebbe quanto confidato al fratello di Emanuela dal segretario di Stato Parolin, quando poco tempo fa gli ha sussurrato che lo stesso Papa ritiene il caso “troppo grave” per renderlo pubblico. Pietro è uscito dall’incontro sgomento. Quelle parole confermano che di sua sorella si sa, ma non se ne può parlare. Ecco perché la famiglia ha presentato un’istanza al Vaticano per un’audizione proprio con Parolin. Si renderà disponibile a testimoniare? Secondo me per essere sincero il cardinale ha peccato di ingenuità. Una cosa è certa: il dossier esiste. Infatti nel film da me diretto “La verità sta in cielo” riproduco per intero l’intercettazione del 12 ottobre 1983, in cui il vicecapo della vigilanza vaticana Raoul Bonarelli riceve l’ordine di non riferire ai magistrati italiani il possesso della documentazione su Emanuela “andata alla segreteria di Stato”.
Se il Vaticano dunque sa, il comportamento della procura romana non è da meno. Nella sequenza finale del film descrivo un fatto inedito: l’incontro tra il magistrato incaricato dell’inchiesta e un alto prelato, finalizzato alla consegna del dossier Orlandi in cambio della rimozione della salma del boss Enrico De Pedis dalla basilica di S. Apollinare, la cui sepoltura stava creando grave imbarazzo al Vaticano. Abbiamo ragione di credere che il magistrato in questione fosse Giancarlo Capaldo, il quale si è rifiutato di firmare la richiesta di archiviazione da parte del suo capo Giuseppe Pignatone. Non sappiamo chi fosse il prelato, anche se c’è ragione di credere che fosse proprio padre Georg. Nessuno, né alla procura né in Vaticano ha smentito tale sequenza, né potrebbero farlo: abbiamo prove inoppugnabili. Dunque perché l’archiviazione? Non voglio credere che siano fondate le parole della moglie Di Pedis confidate al telefono a Don Piero Vergari, il prete che ne ha proposto la sepoltura in chiesa. Le riproduco come da intercettazione: “il procuratore nostro sta archiviando tutto, è roba di pochi giorni, eh don Piè, resista!”. In una successiva intercettazione, la donna sottolinea con soddisfazione che il procuratore aggiunto Capaldo “è stato cacciato via… Pignatone sta facendo una strage ed era ora!”. E aggiunge che è stato fatto fuori anche il responsabile della squadra mobile Vittorio Rizzi, anche lui a capo dell’inchiesta. Sorprende che, in un periodo in cui le indagini erano ancora in corso (siamo nel 2012), la moglie di De Pedis conoscesse l’esito finale dell’archiviazione con un anticipo di ben 3 anni. È la prova che i corvi romani continuano a volare sopra le teste degli innocenti? In mezzo a tanta melma, la realtà traspare: lo stesso papa Francesco, pur così coraggioso, è costretto al silenzio. La scomparsa di Emanuela è chiaro che concerne alcuni collaboratori di Wojtyla. Non si possono rendere pubblici gli intrighi dell’entourage di un pontefice che è stato appena fatto santo? Pare senza grande convinzione da parte dello stesso Bergoglio. Se potessi dare un consiglio rivolgerei un appello: il caso Orlandi continuerà a perseguitarvi. Per il buon nome della Chiesa e della nostra magistratura, abbiate il coraggio della verità. Vedrete che alla fine sarete ripagati più della menzogna e del silenzio.