Posted: 30 Nov 2017 07:00 AM PST
Interruzione flusso idrico causa evento torbidità prolungato.
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Posted: 30 Nov 2017 07:00 AM PST
Dal 15 gennaio 2018 sarà possibile presentare le domande a Invitalia per "Resto al Sud" il nuovo incentivo all'imprenditoria giovanile destinato al Mezzogiorno. Nel link l'avviso.
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Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
sabato 2 dicembre 2017
“Bando Resto al Sud. Attivo lo Sportello Confesercenti” più 1 altro/i articolo/i
venerdì 1 dicembre 2017
Il Corriere di Magliano is out! Edition of 30 novembre 2017
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giovedì 30 novembre 2017
Suicidio Conti, il telefonista anonimo si rivela: «ho chiamato io PrimaDaNoi.it»
ABRUZZO. Quando ha scoperto che la sua telefonata anonima era finita sui giornali, trovando ampio risalto mediatico, ha deciso di uscire allo scoperto: «sono io che ho chiamato PrimaDaNoi.it per dire che l'ex generale Guido Conti aveva lasciato la Total. E' stato un gesto impulsivo». Il telefonista anonimo si è rivelato agli investigatori, come riporta oggi Il Tempo.
Si tratta di un dirigente della Total che, dispiaciuto per quello che era accaduto, aveva deciso di avvisare il giornale che già qualche settimana prima aveva dato la notizia del nuovo incarico. Il tempo non fornisce il nome del telefonista «per tutelare la sua posizione all’interno dell’azienda».
Il dirigente era già stato ascoltato dagli inquirenti il 20 novembre come persona informata sui fatti ma non aveva fatto cenno di quella telefonata al nostro giornale. Solo il giorno dopo, quando si è reso conto che la registrazione era finita sul nostro sito e che era stata ripresa da tanti giornali nazionali, ha deciso di uscire allo scoperto.
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mercoledì 29 novembre 2017
Suicidio Conti, c’è anche una inchiesta per fuga di notizie sulle lettere
PESCARA. La procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un procedimento penale nei confronti di ignoti per il reato di rivelazione segreto di ufficio in relazione alla divulgazione su organi di stampa il 19 novembre 2017 di parte del contenuto del manoscritto rinvenuto dai Carabinieri nell'autovettura dell'ex generale Guido Conti, divulgazione avvenuta prima della consegna di copia della lettera ai familiari ed alla Procura.
Conti si è suicidato il 17 novembre con un colpo di pistola.
La sera del 18 novembre l’agenzia di stampa nazionale AdnKronos pubblica ampi stralci delle lettere: «da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo - insisteva - di cui non so nulla, ma per l'edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore. Pur sapendo e realizzando che il mio scritto era ininfluente ai fini della pratica autorizzativa mi sono sempre posto la domanda: potevo fare di più?»...
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“Convocazione Consiglio Comunale giorno 30.11.2017 ore 18,00.” più 2 altro/i articolo/i
Posted: 27 Nov 2017 08:25 AM PST
Convocazione Consiglio Comunale giorno 30.11.2017 ore 18,00. Ordine del gioerno nel link.
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Posted: 27 Nov 2017 08:21 AM PST
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Posted: 27 Nov 2017 08:21 AM PST
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martedì 28 novembre 2017
Suicidio Conti, ultimo sms all’ex superiore superiore e confetti ai generali prima della tragedia
SULMONA. Un piano lucido nella sua tragicità, gesti compiuti con freddezza e probabilmente lunga premeditazione e disperazione dall'ex generale dell'arma passato alla Total, Guido Conti, che il 17 novembre scorso si è sparato un colpo alla tempia. Ma prima di farlo ha pensato prima alla sua famiglia, agli amici più cari e a mettere al riparo chissà da cosa alcune informazioni private custodite nel computer e nel cellulare. «Quello che faccio lo faccio per voi», aveva detto alle sue «bambine» un paio di giorni prima ad una delle sue figlie anche se non è ben chiaro a cosa si riferisse nello specifico.
La Procura di Sulmona ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio ed ogni giorno che passa è sempre più evidente che Conti avesse pianificato nei dettagli quali messaggi inviare, a chi 'affidare' la cura delle figlie, chi ringraziare, quali messaggi far sparire.
Secondo il procuratore Giuseppe Bellelli che ha avuto le idee chiare fin da subito la vicenda non ha ombre anche se si sta continuando ad indagare e cercare di interpretare i molti segnali lasciati apparentemente incongruenti che però lasciano intravedere una storia che non è ancora emersa.
Tra questi ci sarebbe anche un prelievo bancomat la stessa mattina della scomparsa.
Secondo gli ultimi dettagli riportati da il quotidiano Il Tempo, Conti il giorno del suicidio avrebbe inviato anche un messaggio ad un caro amico, un tempo suo superiore.
Alle 11, avrebbe scritto via sms «abbi cura delle mie figlie».
A quell'ora la famiglia, stando alle prime ricostruzioni, non si era ancora allarmata per la sparizione dell'uomo, diventata concreta solo all'ora di pranzo, quando l'ex Forestale non è rientrato a casa per il pranzo, così come aveva annunciato alla moglie Anna.
Non risulta che l'allarme sia partito da chi ha ricevuto quel messaggio piuttosto esplicito e foriero di una tragedia. Non si sa ancora se l'sms non è stato visto o letto in ritardo. S
Ma c'è anche un'altra mossa che Conti ha compiuto in quella tragica giornata: avrebbe acquistato tre scatole di confetti spedendole poi, senza specificare il mittente, a tre ex generali dei carabinieri forestali. Un ultimo pensiero per gli amici? Un attestato di stima?
Forse i regali sono stati pagati con i soldi prelevati poco prima dal bancomat?
Sta di fatto che sembra che Conti prima di uccidersi non abbia proprio voluto tralasciare nulla: le lettere d'addio alla famiglia, quell'ultimo bacio alla figlia con il messaggio d'addio «sii forte, tutto quello che fa papà lo fa per il vostro bene».
E poi il cellulare sparito che nemmeno gli inquirenti sono riusciti a ritrovare, i file del computer fatti sovrascrivere da un negozio di Sulmona per cancellare chissà cosa, i soldi prelevati al bancomat prima di uccidersi e la carta risucchiata dalla macchinetta perché non ha voluto o non è riuscito a riprendersela.
Resta ancora il mistero della terza lettera che la Procura ha provato ad intercettare prima che arrivasse a destinazione e il motivo che abbia spinto l'ex generale a farla finita.
Ad un amico aveva confidato qualche giorno prima che la sua nuova vita alla Total sarebbe durata «un paio d'anni, non di più», poi avrebbe lasciato l'incarico. In realtà se n'è andato dopo nemmeno 15 giorni e anche su questo c'è poca chiarezza. Il telefonista anonimo che ha lasciato il messaggio a PrimaDaNoi.it parla di contrasti con l'amministratore delegato mentre la multinazionale ha detto agli inquirenti che nulla di anomalo era accaduto.
Nulla, se si esclude il suicidio.
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lunedì 27 novembre 2017
La famiglia di Emanuela presenta la denuncia di scomparsa anche al Vaticano
Lo aveva preannunciato l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace lo scorso 17 ottobre a Palazzo Madama.
In occasione della presentazione del Disegno di Legge a firma del Senatore Maurizio Santangelo, l'avvocato della famiglia Orlandi, Annamaria Bernardini De Pace, aveva preannunciato di voler presentare la denuncia di scomparsa di Emanuelapresso la Gendarmeria vaticana. "Pur essendo una cittadina ancora oggi iscritta all'anagrafe vaticana, Emanuela non c'è. Dunque chiederemo ai genitori di presentare una denuncia di scomparsa e a questa denuncia vorrà rispondere il Vaticano. Aprirà un'inchiesta? sarà una possibilità per il nostro Stato di riacquistare una dignità e avere delle risposte dallo Stato Vaticano che finora si è trincerato dietro ombre e preghiere?".
La denuncia è stata presentata oggi perchè "al momento nessuna indagine è in corso sulla scomparsa di Emanuela Orlandi né in Italia né nella Città del Vaticano" dichiara Laura Sgrò dello studio Bernardini De Pace e legale di Pietro Orlandi. "Innanzitutto una denuncia di scomparsa, perché nel 1983, quando Emanuela Orlandi è scomparsa, la denuncia fu fatta alle autorità italiane, precisamente presso l'ispettorato competente per il territorio italiano, ma mai in Vaticano. Emanuela è una cittadina vaticana e la nostra speranza è quindi che il Vaticano apra un fascicolo. Denunciamo poi anche un'altra cosa, un fatto che rispetto all'archiviazione dell'indagine, aggiunge elementi nuovi: la trattativa intercorsa tra la magistratura italiana e la Segreteria di Stato vaticana volta a risolvere il problema mediatico della sepoltura di De Pedis in cambio di informazioni su Emanuela".
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