Continua il one man show di Donald Trump, che dopo aver riportato "la pace" in Medio Oriente (vedremo per quanto) deve mettere mano al dossier che più lo preoccupa: la questione russo-ucraina. Putin non è Hamas, né Netanyahu, raggiungere la fine del conflitto è cosa molto più spinosa di quanto The Donald potesse immaginare. Dopo l'Alaska, l'appuntamento è in Ungheria, con tutte le problematiche del caso visto che sul presidente russo pende un mandato di cattura e non può sorvolare gran parte dei paesi europei. Succede di rado, ma in questa newsletter diamo ampio spazio anche ai drammi all'italiana. O alle tragedie, come quella avvenuta alcuni giorni fa a Castel D'Azzano dove sono morti tre carabinieri durante la perquisizione di una casa per l'esecuzione di uno sfratto. Una tragedia che ci parla di una società che abbandona gli ultimi a se stessi e che dove non c'è speranza è lì che nasce la violenza. E della crisi abitativa, un problema reale del nostro Paese su cui non si può (o non si vuole) mettere mano. Ehi Landini.... Servirebbe un bello sciopero! Buona lettura. |
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Trump chiama Putin: nuovi colloqui previsti a Budapestdi Arianna Graziato |
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Proseguono gli sforzi diplomatici per la pace in Ucraina. Donald Trump e Vladimir Putin si sono sentiti nelle scorse ore in una lunga chiamata definita da entrambi produttiva. Si è deciso un prossimo incontro a Budapest, in Ungheria, "per valutare se possiamo porre fine a questa 'ingloriosa' guerra tra Russia e Ucraina".
Prima ci saranno i vertici con gli alti rappresentanti che, per gli Stati Uniti, saranno guidati dal segretario di Stato Marco Rubio. Il luogo qui è ancora da definire. Donald Trump ha riferito su Truth che nel colloquio telefonico con Vladimir Putin "abbiamo anche dedicato molto tempo a parlare di commercio tra Russia e Stati Uniti una volta terminata la guerra con l'Ucraina".
Dall'altra parte il Cremlino ha parlato della telefonata come "franca" e caratterizzata da "fiducia" reciproca. Putin si sarebbe inoltre congratulato per i progressi in Medio Oriente. Continua a leggere > |
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"Credo davvero che il successo in Medio Oriente ci aiuterà nei negoziati per porre fine alla guerra con Russia e Ucraina." – Donald Trump |
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Sfiducia nelle istituzioni? È colpa della propaganda: passa con voto bipartisan la risoluzione sulle "ingerenze straniere"di Adalberto Gianuario |
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I cittadini sono sempre più sfiduciati verso un'istituzione come l'Unione Europea, che per anni ha imposto austerità, ma con il piano Rearm afferma che ciò che non si spendeva per scuola, sanità e infrastrutture si può adesso destinare alle armi? Sono sempre più preoccupati dal bellicismo di Ursula von der Leyen? È colpa della disinformazione e occorre prendere provvedimenti per limitarla. È questo il ragionamento orwelliano che sottende alla risoluzione "sulle ingerenze straniere" passata nelle commissioni Esteri e Politiche UE del Senato.
"La conoscenza reale dei fatti è in pericolo, con il rischio di trovare, a domande lecite, risposte errate" si legge nella risoluzione, passata con il voto di tutti i partiti – eccetto il M5S, astenuto – e presentata dai due presidenti delle Commissioni: Stefania Craxi (Fi) e Giuliomaria Terzi di Sant'Agata (Fdi). Continua a leggere > |
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Esplosione Castel D'Azzano: il dramma dello sfratto. Ma era una tragedia annunciatadi Miriam Gualandi |
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Un casolare ridotto in condizioni fatiscenti, tre fratelli che pur di non abbandonare la propria casa hanno deciso di far saltare in aria tutto, uccidendo tre carabinieri e ferendo altre 17 persone. Più passano le ore e più la tragedia di Castel D'Azzano assume i contorni di un dramma umano che forse si sarebbe potuto evitare.
Siamo a Castel D'Azzano, nel veronese, loro sono i fratelli Ramponi proprietari di un'azienda agricola storica della zona che nonostante l'ingiunzione di sfratto si rifiutavano di lasciare la propria casa. L'epilogo alcune notti fa, quando durante un intervento delle forze dell'ordine, la sorella avrebbe aperto una bombola di gas causando la deflagrazione. Continua a leggere > |
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Vaccino Covid, ministero condannato: danni riconosciuti e indennizzo a vitadi Andrea Murgia |
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Danneggiata dopo la vaccinazione anti Covid-19: il Tribunale civile di Asti condanna il Ministero della Salute a versare un indennizzo a vita nei confronti di una donna, oltre che a pagare le spese legali. E.G. – queste le iniziali della 52enne – ha riportato danni neurologici dopo la somministrazione del prodotto di Pfizer-Biontech (vaccino Comirnaty). La signora aveva effettuato due dosi (il 7 e 28 aprile 2021), manifestando una rara variante della sindrome di Guillain-Barré. La donna aveva presentato domanda di indennizzo al Ministero della Salute, che in sede amministrativa l'aveva respinta, escludendo il nesso causale tra vaccinazione e patologia. Nesso causale che è stato però riconosciuto da due consulenti nominati dal Tribunale. Continua a leggere > |
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In Grecia si lavorerà 13 ore al giorno: il Parlamento approva la leggedi Gabriella De Rosa |
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In Grecia si potrà lavorare 13 ore. Il Parlamento ellenico ha approvato la legge proposta dal governo di Mitsotakis, grazie alla maggioranza del suo partito. Dopo due giorni di dibattito e scontri tra le opposizioni e due scioperi generali in tutto il paese, la legge è passata. La Grecia martedì ha bloccato tutto per 24 ore per scendere in piazza e protestare contro la proposta del governo di portare la giornata lavorativa da 8 a 13 ore. Per i sindacati, questa legge del governo conservatore "è degna del Medioevo". Continua a leggere > |
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Miriam Gualandi, giornalista, curatrice della rubrica. Vincenzo Pistillo, editor e grafica. |
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