Due anni fa ci lasciava un grande giornalista, un grande uomo e un nostro grande amico.
Sandro Provvisionato ha avuto un pregio unico: la enorme capacità professionale, il mondo unico di fare inchieste, e la gigantesca carica umana, che sapeva rompere ogni barriera.
Lo abbiamo conosciuto ad una festa dell’Unità a Bologna nel 2002, quando ancora quelle feste avevano un forte senso popolare. Il tema al centro del dibattito (oltre a Sandro c’era Jacopo Fo e noi della Voce) era l’informazione negata, le notizie censurate ed invece il mare di fake news che già allora imperversava (e di fake ne se è cominciato a parlare – a sproposito – solo qualche anno fa).
Fu un incontro magico. Lui, la figura mitica del reporter, che avevamo sempre ammirato ed alla cui esperienze si era ispirato da sempre il giornalismo d’inchiesta della Voce, al nostro fianco.
E Misteri d’Italia, il sito promosso da Sandro, per noi uno stimolo continuo a proseguire in quel giornalismo investigativo, per contribuire ad alzare i veli su quei buchi neri – tanti, troppi, senza fine – che hanno popolato le storie di casa nostra.
Ne parlammo poi sempre, con Sandro, nelle appassionanti telefonate tra noi. E Sandro per molti anni ha scritto una imperdibile rubrica sulle colonne cartacee (“Misteri d’Italia”, naturalmente) della Voce, pagine uniche, tasselli di verità, un cammino continuo per far luce, dalla strage di via D’Amelio (memorabili le sue puntate, in particolare sul taroccamento di Scarantino, molti anni prima che venisse alla luce) al Moby Prince, dalle bombe di Bologna a quelle di piazza Fontana.
Un continuo faro per la conoscenza di verità scomode, di depistaggi istituzionali (solo adesso se ne parla in via ufficiale), per una consapevolezza (e una partecipazione sempre maggiore) dei cittadini in una società oppressa dai poteri forti e sempre più privata di una informazione libera, autentica, non omologata e cloroformizzata.
Ne sentiamo di continuo la mancanza, non solo sotto il profilo personale, dell’amicizia e della stima profonde, ma proprio per il suo contributo basilare alla crescita dell’informazione libera, oggi più assediata che mai e per questo bisognosa di menti lucide e coraggiose come la sua.
Il nostro giornalismo d’inchiesta – che cerchiamo di portare avanti ogni giorno in mezzo a montagne di difficoltà economiche (in particolare quelle derivanti dagli attacchi per via “giudiziaria”, cause civili e richieste risarcitorie del tutto campate per aria), personali e di contesto ambientale (operiamo nella non facile Napoli) – è e rimarrà sempre improntato alla sua lezione, al suo esempio. Di coraggio, di intelligenza, di coerenza, e anche di prezzi pagati sul campo.
Sandro, sarai sempre con noi.
La compagna di una vita, Laura Lisci, che abbiamo conosciuto fin dal quel primo incontro a Bologna, ha organizzato un appuntamento a Francavilla a Mare, località a lui molto cara, per ricordare Sandro con letture, filmati e una serie di interventi da parte di amici, giornalisti, operatori dell’informazione.
Ecco la locandina che illustra il prezioso evento.