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Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
venerdì 7 ottobre 2022
Il Corriere di Magliano 7 ott 2022: Addio a Achille Fontani, fondatore e primo presidente del Gruppo Escursionisti del Velino
giovedì 6 ottobre 2022
LA MIA PATRIA E’ MULTINAZIONALE
Qui di seguito troverete il discorso integrale (praticamente introvabile) tenuto da Eugenio Cefis all’Accademia Militare di Modena nel 1972.
https://www.dropbox.com/s/ti2idg4keifuy1t/Cefis%201972_Patria%20multinazionale.pdf?dl=0
Se avrete la pazienza di arrivare fino in fondo e di leggere anche le
interessantissime note a margine capirete per quale motivo Pier Paolo
Pasolini rimase profondamente turbato da questo testo. Fu sconvolto al
punto da sentire l’esigenza di costruirci attorno un romanzo, quel
Petrolio che non riuscì mai ad ultimare.
Grazie al discorso di Cefis, Pasolini si trovò come d’incanto di fronte
alla fotografia più nitida del mutamento degli assetti di potere nel
mondo di allora, scattata nel momento stesso in cui la trasformazione si
stava compiendo. Cefis in pratica gli aveva fornito il tassello
mancante per comprendere fino in fondo le origini della mutazione
politico-antropologica dell’Italia del dopoguerra che ossessionava il
poeta da anni.
“Il consumismo può creare dei ‘rapporti sociali’ immodificabili, sia
creando, nel caso peggiore, al posto del vecchio clerico-fascismo un
nuovo tecno-fascismo (che potrebbe comunque realizzarsi solo a patto di
chiamarsi anti-fascismo), sia, com’è ormai più probabile, creando come
contesto alla propria ideologia edonistica un contesto di falsa
tolleranza e di falso laicismo: di falsa realizzazione, cioè, dei
diritti civili.
In ambedue i casi lo spazio per una reale alterità rivoluzionaria
verrebbe ristretto all’utopia o al ricordo: riducendo quindi la funzione
dei partiti marxisti ad una funzione socialdemocratica, sia pure, dal
punto di vista storico, completamente nuova.
[…] Ora, la massa degli intellettuali che ha mutuato da voi, attraverso
una marxizzazione pragmatica di estremisti, la lotta per i diritti
civili rendendola così nel proprio codice progressista, o conformismo di
sinistra, altro non fa che il gioco del potere: tanto più un
intellettuale progressista è fanaticamente convinto delle bontà del
proprio contributo alla realizzazione dei diritti civili, tanto più, in
sostanza, egli accetta la funzione socialdemocratica che il potere gli
impone abrogando, attraverso la realizzazione falsificata e totalizzante
dei diritti civili, ogni reale alterità . Dunque tale potere si accinge
di fatto ad assumere gli intellettuali progressisti come propri
chierici. Ed essi hanno già dato a tale invisibile potere una invisibile
adesione intascando una invisibile tessera. ”
lunedì 3 ottobre 2022
Il Corriere di Magliano: Parco regionale Sirente Velino, ecco i risultati della nuova governance
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domenica 2 ottobre 2022
The Magliano Weekly domenica 2 ottobre 2022: 22 sindaci e un Parco, il primo anno del Sirente Velino
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lunedì 26 settembre 2022
"Tragedia a Magliano de' Marsi: donna trovata morta nel laghetto del paese" più 2 altro/i articolo/i
domenica 25 settembre 2022
The Magliano Weekly dom 25 set 2022: Poste Italiane: novità per quattro uffici postali marsicani
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giovedì 22 settembre 2022
ANGELO VASSALLO / DOPO 12 ANNI SPIRAGLI DI GIUSTIZIA
Finalmente spiragli di luce sull’omicidio di Angelo Vassallo, ammazzato 12 anni fa.
Alla base dell’assassinio, la ferma volontà del sindaco-pescatore di Pollica di voler fermare i traffici di droga che ruotavano intorno al porto di Acciaroli.
Nove gli indagati nel fresco fascicolo processuale della procura di Salerno, guidata da Giuseppe Borrelli. Tra gli indagati con pesantissimi capi d’accusa anche nomi eccellenti dei carabinieri, primo fra tutti il tenente colonnello Fabio Cagnazzo, figlio del generale della Benemerita Domenico, implicato in svariate storie di mafia.
Per anni e anni le indagini hanno brancolato nel buio, contrassegnate anche da depistaggi in piena regola: soprattutto quelle che hanno puntato i riflettori – ispirate proprio da Fabio Cagnazzo – su uno spacciatore di origini brasiliane, Bruno Humberto Damiano, la cui posizione è stata poi per ben due volte archiviata. Ma tutto è stato funzionale a ‘depistare’, far perdere tempo prezioso, indagare su personaggi che non c’entravano niente con il caso e invece ‘dimenticare’ di cercare i veri responsabili dell’efferato assassinio nonché dei traffici di droga.