in studio:
CLAUDIO BONVECCHIO, doc. Filosofia delle scienze sociali all'Universita dell'Insubria, simbolista
GIANFRANCO PECORARO, direttore di HERA, esoterista
VITTORIO DI CESARE, docente in Intelligence
Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
Coincidenze significative: Jung le chiamava sincronicità. Sicuramente non è questo il caso, però colpisce il volo simbolico del condor – dalle Ande fino a piazza San Pietro – proprio mentre, nel libro “Nessuno mai ha scoperto le Americhe per davvero”, appena uscito – Riccardo Magnani racconta di come il Perù, precisamente, finì nel mirino dei conquistadores, dopo che a Roma s’era appreso che l’illuminato principe Lorenzo il Magnifico non discendeva affatto dai Medici, ma dalla stirpe reale Inca («e un altro indio era il signore milanese Ludovico il Moro: di sangue azteco, non sforzesco»). Che ci faceva, nella fatale Firenze del Rinascimento platonico di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, un esponente regale americano, alleato dell’influente “collega” messo a capo dell’altrettanto prospera Lombardia? Allarme rosso, per qualcuno: il culto solare andino avrebbe potuto indebolire il potere della religione monoteista europea, sdoganata da Costantino e poi imposta brutalmente da Teodosio?
Domande: quale civiltà sarebbe sorta, se – tramite soprattutto la decisiva signoria medicea, in contatto con l’America dall’inizio del 1400 – l’antico sapere classico custodito a Bisanzio si fosse saldato con quello di Cuzco, consentendo così di recuperare le conoscenze ancestrali sulle leggi che governano l’universo? Anche per questo – scrive Magnani, esibendo prove e indizi rivelatori – si decise di fabbricare a tavolino il personaggio Cristoforo Colombo, inventando di sana pianta la sua “scoperta dell’America”, mai davvero avvenuta: quella spedizione era solo un calco delle missioni precedenti, fiorentine. Al tempo stesso, però, era il primo passo – narrativo, s’intende – per poter poi depredare la florida economia sudamericana e aggredire, fino ad annientarla, la cultura che avrebbe anche potuto insidiare il monopolio ierocratico dell’Urbe, su cui oggi – Natale 2021 – atterra (come il condor, appunto) un variopinto presepe andino.
Rosciolo | ||
NOTIZIE | ||
Piazza San Pietro riprodotta nel presepe della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Rosciolo | ||
PESCARA – Il Gruppo Toto sospende “motu proprio” i rincari sulle autostrade abruzzesi A24 e A25.
La decisione è stata presa nell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione nel quale l’imprenditore abruzzese ha dimostrato sensibilità nei confronti delle pressanti richieste arrivate da sindaci e territori.
Una sensibilità certamente maggiore rispetto a quella del “Governo dei Migliori”, dimostratosi il “Governo Lento”, quando si parla degli interessi dei cittadini...
...segue: www.espressione24.itDi Antonio Nicolosi
Un Parlamento che con una mano toglie libertà civile ed economica ai suoi cittadini – privandoli degli strumenti che servono per sopravvivere a un’iper inflazione e crisi senza precedenti, mentre con l’altra anticipa il diritto alle pensioni d’oro per le proprie poltrone – ci verrebbe da dire di ‘fango’ – ha completamente mancato il proprio scopo di esistere”. Così Antonio Nicolosi, Segretario Generale del Sindacato dell’Arma dei Carabinieri, Unarma, commentando la notizia per cui una sentenza del Consiglio di garanzia di Camera e Senato avrebbe riconosciuto il diritto a ottenere la pensione anche nel caso in cui la legislatura dovesse finire prima di quattro anni sei mesi e un giorno. “Per avere contratti dignitosi dei tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica, così come di diversi altri corpi sociali pubblici, sembrano non esserci mai risorse all’interno delle aule della democrazia, le stesse che hanno imposto a migliaia di militari e poliziotti, che hanno scelto di non abbracciare l’imposizione del Green pass, di dover pagare persino per recarsi al lavoro. Non abbiamo giurato di difendere uno stato che dimentica i propri cittadini, ma la Costituzione che garantisce il diritto alla libertà e alla dignità degli italiani. Se la storia più vecchia del mondo, che vuole l’uomo legato al giogo del denaro più che al proprio dovere, dovesse continuare a ripetersi anche nelle aule del nostro Parlamento, saremmo davvero di fronte a un punto di non ritorno per la democrazia tutta.
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