20 anni da quel tragico 11 settembre.
Il capo della Casa Bianca, Joe Biden, promette di rendere pubblici atti & documenti fino ad oggi top secret. “Desecreto tutto”, sbandiera.
Altro fumo negli occhi degli americani, dopo i freschissimi, tragici scivoloni sul fronte dell’Afghanistan e su quello dei vaccini, per far approvare in modo illegale dalla ‘Food and Drug Administration’ il prodotto Pfizer e con il diktat per la terza dose.
Perché la verità sull’attentato alle Torri Gemelle e i 3000 morti è già consegnata alla storia ed è ben nota, non solo agli americani. Ma è stata regolarmente nascosta dal mainstream, dalla stampa sempre più omologata e cloroformizzata.
Una verità che parla di precise, chiare, inequivocabili responsabilità dei servizi segreti e d’intelligence a stelle e strisce, FBI e CIA in cima alla lista: le cui azioni, di tutta evidenza, erano orchestrate nelle alte sfere, vale a dire la Casa Bianca e il Pentagono.
Le prime verità risalgono ai risultati del lavoro svolto dalla ‘Commissione nazionale sugli attacchi terroristici dell’11 settembre’, nota anche come ‘Commissione sull’11 settembre’, venuti alla luce il 27 maggio 2004.
Sul fronte italiano, spicca il grande lavoro investigativo svolto da Giulietto Chiesa e da Ferdinando Imposimato, due grandi amici della ‘Voce’, due colonne che hanno firmato per il nostro magazine decine e decine di inchieste al calor bianco: ed anche sui misteri (ormai non più tanto) che avvolgono le Twin Towers.