I media mainstream dicono che la maggior parte dei ricoveri legati alla COVID sono dovuti ai non vaccinati, ma un'indagine più approfondita suggerisce il contrario.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, la Casa Bianca e la maggior parte dei media mainstream, quella a cui ci troviamo ora di fronte è una “pandemia dei non vaccinati” [1].
Secondo la narrativa ufficiale, il 99% delle morti per COVID-19 e il 95% dei ricoveri legati alla COVID si stanno verificando tra i non vaccinati. In una conferenza stampa alla Casa Bianca del 16 luglio 2021[2], la direttrice del CDC, la dottoressa Rochelle Walensky, ha affermato che “oltre il 97% delle persone che stanno entrando in ospedale in questo momento non sono vaccinate.”
Ma, come riportato dalla conduttrice di Fox News Laura Ingraham su “The Ingraham Angle”, “quella statistica è grossolanamente fuorviante ” [3] e, in una dichiarazione video del 5 agosto 2021, la Walensky ha inavvertitamente rivelato com’era stata creata la statistica “dal 95% al 99%.”
Manipolazioni dei dati grossolanamente fuorvianti
Come si è scoperto, per ottenere quelle statistiche, il CDC ha incluso dati di ospedalizzazione e di mortalità da gennaio a giugno 2021, lasciando fuori i dati più recenti e quelli relativi alla variante Delta, che ora è il ceppo prevalente in circolazione. Il problema è che in quel periodo la stragrande maggioranza della popolazione degli Stati Uniti non era vaccinata.
Il 1° gennaio 2021, solo lo 0,5% della popolazione statunitense aveva ricevuto una dose di vaccino di COVID. A metà aprile, si stima che il 31% avesse ricevuto una o più dosi [4] e, al 15 giugno, il 48,7% era completamente “vaccinato” [5]. Si tenga presente che non si è “completamente vaccinati” fino a due settimane dopo la seconda dose (nel caso di Pfizer o Moderna), che viene somministrata sei settimane dopo la prima iniezione. Questo secondo lo stesso CDC [6].
Quindi, coloro a cui era stata somministrata una prima dose a giugno, per esempio, risulterebbero “completamente vaccinati” solo otto settimane dopo, a luglio o ad agosto.
Usando le statistiche di un periodo in cui gli Stati Uniti, nel loro insieme, non erano vaccinati, il CDC ora sostiene che siamo in una “pandemia dei non vaccinati,” nel tentativo di demonizzare coloro che ancora non hanno accettato di farsi iniettare questa pozione sperimentale di modifica genetica.