Un anno sui sentieri dei Monti Marsicani e Sirente-Velino - Montagna.tv
Posted: 10 Jul 2020 09:04 PM PDT
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Alla scoperta del Cammino dei Briganti con Meridiani Cammini - Montagna.tv
Posted: 10 Jul 2020 09:04 PM PDT
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Roma-Pescara: sindaci abruzzesi incontrano sottosegretario Margiotta - Info Media News
Posted: 10 Jul 2020 01:12 AM PDT
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Elezioni 2020, Comuni al voto: secondo ciak a settembre - Il Capoluogo
Posted: 09 Jul 2020 03:03 PM PDT
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Posted: 09 Jul 2020 03:00 PM PDT
Si comunica che dal 13 Luglio 2020 e fino al 14 Settembre 2020 ogni lunedì sarà attivo il servizio pulmino da e per le Frazioni di Rosciolo e Marano con gli orari come indicati nell'avviso.
Allegati |
Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
sabato 11 luglio 2020
“Un anno sui sentieri dei Monti Marsicani e Sirente-Velino” più 4 altro/i articolo/i
venerdì 10 luglio 2020
“Elezioni 2020, Comuni al voto: secondo ciak a settembre - Il Capoluogo” più 4 altro/i articolo/i
Posted: 09 Jul 2020 03:03 PM PDT
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Posted: 09 Jul 2020 07:01 AM PDT
Iscrizioni aperte per il Centro Estivo di Magliano de' Marsi Terre Marsicane
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Posted: 09 Jul 2020 04:17 AM PDT
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Posted: 08 Jul 2020 03:00 PM PDT
Il Comune di Magliano de’ Marsi in collaborazione con la Arcobaleno Coop. Soc. Arl ONLUS a partire dal 15 luglio 2020 e per tutto il mese di agosto 2020 organizza il Centro Estivo 2020. Le domande devono essere presentate al protocollo del Comune.
Avviso e modello domanda e patto di corresponsabilità nel link. Allegati |
Posted: 03 Jul 2020 07:39 AM PDT
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giovedì 9 luglio 2020
Ubriaco e drogato travolse 44enne: "Lui presto libero, la mia famiglia distrutta"
Ubriaco e drogato travolse 44enne: "Lui presto libero, la mia famiglia distrutta" - Corriere di Rieti
Posted: 08 Jul 2020 04:23 AM PDT
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mercoledì 8 luglio 2020
"Magliano, tensioni in maggioranza" più 2 altro/i articolo/i
Magliano de' Marsi | ||
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Rocca di Papa – I Camminatori dei Canarini e l'AVIS sul Monte Velino per la festa annuale
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Magliano, tensioni in maggioranza
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Al via la quarta edizione del festiv'Alba
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martedì 7 luglio 2020
“"Campioni di Domani" a Magliano de' Marsi” più 1 altro/i articolo/i
"Campioni di Domani" a Magliano de' Marsi - Info Media News
Posted: 06 Jul 2020 02:49 AM PDT
"Campioni di Domani" a Magliano de' Marsi Info Media News
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Messa in Vetta. Toccante cerimonia sulla cima di Monte Velino - Terre Marsicane
Posted: 06 Jul 2020 01:34 AM PDT
Messa in Vetta. Toccante cerimonia sulla cima di Monte Velino Terre Marsicane
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Esclusivo: come Ghislaine Maxwell e Kevin Spacey si sono rilassati a Buckingham Palace "come ospiti del Principe Andrew"
Seduto sul trono della regina a Buckingham Palace, Ghislaine Maxwell fa un cenno regale alla telecamera.
Accanto a lei nel posto normalmente occupato dal duca di Edimburgo c'è Kevin Spacey, l'attore di Hollywood accusato ma mai condannato per molteplici reati sessuali.
Al Daily Telegraph è stato detto che la coppia è stata invitata nella sala del trono in un tour privato del palazzo organizzato dal duca di York, un caro amico della signora Maxwell.
Ottenuta esclusivamente da The Telegraph, la foto è stata scattata nel 2002 e mostra Maxwell in una finta posa reale con Spacey che finge di essere il Principe Filippo...
www.telegraph.co.uk
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lunedì 6 luglio 2020
Dylan parla dal futuro: sconfiggeremo tutto questo orrore
“Ho attraversato il Rubicone il quattordicesimo giorno, nel mese più pericoloso dell’anno, nel momento peggiore dei giorni più brutti. E’ tutto quello che vedo qui, ho fatto un voto così posso pregare il dio greco di mandare l’alba…”. C’è un senso di pericolo imminente, di stordimento collettivo ma anche di spietata difesa del proprio passato, dell’esperienza di un’intera esistenza, in “Rough and Rowdy Ways”, nuovo album di Bob Dylan (uscito il 19 giugno). Il titolo è un warning, un avvertimento ai poveri di spirito, agli arroganti, agli artisti, politici, intellettuali che non accettano cambi di guardia: i miei modi saranno ruvidi e turbolenti. E “Crossing the Rubicon” è uno di questi passaggi, con l’immagine terribile e solenne di “un fiume dove molte ceneri fluttuano nelle correnti”. Non era facile prevedere il Dylan del suo 79° anno, perché non siamo più abituati a una visione enciclopedica, a trovare la strada, il filo d’Arianna in un mondo prossimo al crollo, più per incapacità a reagire che per difetti strutturali. Crisi economica, pandemia, razzismo non giustificano per Dylan l’abdicazione a qualsiasi principio morale: “Io posso redimere il mio tempo, tempo così sprecato che alla fine potrei durare”.
Armatevi di pazienza, un vocabolario, uno smartphone multifunzione, soprattutto astenetevi dall’improvvisarvi esperti in cultura, animatori dei sogni altrui: in dieci canzoni rugginose e fluenti come i grandi fiumi, Dylan spiega perché sapere e studiare, questa è per i più giovani, è l’unica difesa al dilagare di corruzione, violenza, odio. Non siamo più alle battaglie per i diritti civili di sessant’anni fa, e al “New York Times” Dylan confessa tutto il suo orrore per George Floyd «torturato a morte in quel modo». Si dice «nauseato». E proprio alla sua generazione, quella che doveva arginare le derive autoritarie e di totale disprezzo per l’individuo, raccomanda uno scatto d’orgoglio perché proprio le nuove generazioni «non vivendo alcun passato, tendono a credere a qualsiasi cosa. Il punto è che fra venti, trent’anni saranno in prima linea». È il punto centrale di questo album magistrale, irripetibile anche per un Nobel alla Letteratura negli anni a venire: quanto pesa il tempo e come condividerlo con più generazioni?
“Rough and Rowdy Ways” non è un disco da esporre in un museo e far ascoltare a un singolo individuo per volta. La cultura non è mai divisiva, al contrario è una traversata del deserto; “Dio, sono in lotta, Dio, potrei sbagliarmi, viaggio nella luce e sono lento a tornare a casa”, canta in “Mother of Muses”, è il coraggio di mostrare debolezze e furori esemplari. “Questo è il regno della potenza e della gloria”, annuncia in “Goodbye Jimmy Reed”: “Racconta la vera storia, raccontala senza fronzoli, nelle ore mistiche quando le persone sono deboli”. Dylan non pubblicava un album di inediti da otto anni, quando “Tempest” si impose come una delle sculture guerriere tipiche di un amante di arti figurative. E il presagio di un mondo più debole che sfortunato faceva allusione al Titanic piuttosto che a John Lennon. Oggi Dylan esclude che le piaghe capitali che affliggono l’umanità, senza limiti geografici, abbiano un riferimento biblico. «Vorrebbe dire che ci tocca una punizione divina», afferma Dylan. «Certo, l’arroganza più estrema può generare effetti disastrosi. Forse siamo arrivati a un’epoca di distruzione, ma rimango convinto che tutto passerà».
Ho qualche dubbio che operatori culturali da fast food, produttori e discografici assillati da picchi di follower e febbre gialla da social riescano a comprendere il tesoro inestimabile di “Rough and Rowdy Ways”, annunciato in pieno lockdown da “Murder Most Foul”, 17 minuti di ballata sulla morte di John F. Kennedy proiettata come un drone al primo posto in classifica, e poi da “I Contain Multitudes”, titolo di una splendida poesia di Walt Whitman, quindi da “False Prophet”. Tutto on line, mentre da noi i padri della patria della canzone, per non dire dei confusi nipotini rapper, non riuscivano proprio a cantare il loro tempo. Come se il tempo non te lo debba conquistare, per il semplice fatto che sei davvero un poeta. O un cantautore. O, appunto, una voce del futuro. Ma per avere un futuro, devi sapere come stare in equilibrio. Solo così puoi scrivere “il mio cuore è come un fiume, un fiume che affonda… vedo il sorgere del sole, vedo il tramonto”. E rimanere nell’arena a batterti. Però di Bob Dylan ne esiste uno solo.
(Renato Tortarolo, “Ruvido e impetuoso, così Bob Dylan ci rimette in riga”, dal “Secolo XIX” del 13 giugno 2020. «Di questi giorni non ci sono buone notizie», ha dichiarato Dylan al “New York Times”. «Le buone notizie nel mondo di oggi sono come un fuggiasco, trattato come un bandito e messo in fuga. Per questo dobbiamo ringraziare i media: agitano la gente con pettegolezzi e biancheria sporca. Cattive notizie che deprimono e creano orrore». Quanto alla pandemia, per Dylan è «il precursore di qualcos’altro che sta per venire», ma non necessariamente una piaga biblica: «Significherebbe che nel mondo sta arrivando un castigo divino. L’estrema arroganza che porta punizioni disastrose. Forse siamo alla vigilia della distruzione. Ci sono molti modi per pensare al virus. Io penso che occorra lasciargli fare il suo corso»).
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