domenica 27 ottobre 2019

The Magliano Weekly is out! Edition of 27 October 2019


Domenica 27 Ottobre
The Magliano Weekly
Il Settimanale di Magliano de' Marsi
Published by
malleani
27 October 2019
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Today's headline
MAGLIANO DEI MARSI: STORIA E FEDE NELLA TRADIZIONALE RIEVOCAZIONE DEL XX OTTOBRE
thumbnail marsica-web­.it - MAGLIANO DEI MARSI – Chi fosse venuto ieri a Magliano per la prima volta si sarebbe trovato davanti ad una realtà insolita, avrebbe pensato di aver fatto un salto indietro nel tempo e si sarebbe trov…
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sabato 26 ottobre 2019

Un solo numero civico per troppe abitazioni. I disagi di alcuni cittadini di Magliano


Magliano dei Marsi – Cosa accade quando lo stesso numero civico vale per tante abitazioni? Ce lo ha raccontato un cittadino di Magliano dei Marsi. Uno dei tanti che risiede lungo Via Massa d’Albe. La persona in questione, infatti, ci ha spiegato che per questa strada del Comune marsicano il numero civico 31 è stato replicato, identico, per una lunga serie di residenze per ambo i lati della via. Non è semplice spiegare né capire come ciò sia avvenuto ma di certo i disagi per chi abita in Via Massa d’Albe sono quotidiani.
In primis, ci ha spiegato il nostro lettore, quando un corriere deve consegnare un pacco è costretto a percorrere tutta la strada e a cercare, casa per casa, il nome del destinatario della merce perché si ritrova di fronte al civico 31 valido per molte abitazioni. Un problema che, evidentemente, vive anche la persona incaricata di consegnare la posta ogni giorno. Una situazione che induce inevitabilmente all’errore visto che, come è capitato anche a chi ci descrive questa sgradevole condizione, accade di ricevere le missive, le bollette, le comunicazioni riservate di altre persone… e il rispetto della privacy va a farsi benedire!
L’esistenza di un solo numero civico, il 31, utilizzato da molte case e molti residenti, è già stata segnalata agli amministratori di Magliano dei Marsi, così come sono stati indicati loro i problemi pratici che tale anomalia comporta. Sono trascorsi alcuni anni, racconta il lettore, ma nulla è stato fatto. Chissà se rendendo pubblico questo problema qualche funzionario di buona volontà decida di intervenire e assegnare, su Via Massa d’Albe, numeri civici in progressione come dovrebbe essere.

giovedì 24 ottobre 2019

"RINNOVO CARICHE SOCIALI ALLA PRO LOCO DI MAGLIANO DEI MARSI" più 1 altro/i articolo/i


Magliano de' Marsi
NOTIZIE

RINNOVO CARICHE SOCIALI ALLA PRO LOCO DI MAGLIANO DEI MARSI
Il primo appuntamento sarà con i MERCATINI DI NATALE che si svolgeranno a Magliano il 21 e 22 DICEMBRE PROSSIMO , dei quali vi alleghiamo ...
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Banda ultra larga anche nel Centro Abruzzo: approvata la convenzione
... Magliano De' Marsi, Scurcola Marsicana, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano, Carsoli, Ovindoli, Civitella Roveto, Canistro, Gioia Dei Marsi, ...
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Il Corriere di Magliano is out! Edition of 24 ottobre 2019


Giovedi 24 Ottobre
Il Corriere di Magliano
Il quotidiano di Magliano de' Marsi, comune della Marsica nella provincia de L'Aquila, in Abruzzo.
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malleani
24 ottobre 2019
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APPROVATA CONVENZIONE BANDA ULTRA LARGA PER I COMUNI DELL'AQUILANO
thumbnail ilgiornale24­.it - Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 23-10-2019 16:29:56 ll Presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, ha approvato lo schema di convenzione per la realizzazione delle infrastruttu…
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mercoledì 23 ottobre 2019

Domenica prossima 27 ottobre Linea Verde arriva nella Marsica


Domenica prossima Linea Verde arriva nella Marsica - Terre Marsicane
Posted: 22 Oct 2019 03:33 AM PDT

martedì 22 ottobre 2019

MAGLIANO DEI MARSI: STORIA E FEDE NELLA TRADIZIONALE RIEVOCAZIONE DEL XX OTTOBRE


Magliano de' Marsi
NOTIZIE

MAGLIANO DEI MARSI: STORIA E FEDE NELLA TRADIZIONALE RIEVOCAZIONE DEL XX ...
MAGLIANO DEI MARSI – Chi fosse venuto ieri a Magliano per la prima volta si sarebbe trovato davanti ad una realtà insolita, avrebbe pensato di aver ...
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lunedì 21 ottobre 2019

URANIO / LE TRAGICHE CIFRE SULLE PATOLOGIE TRA I MILITARI


Guerra di cifre sul fronte delle patologie causate dall’uranio impoverito.
Secondo alcune fonti, sono addirittura oltre 7 mila i militari colpiti. Al contrario, lo Stato Maggiore italiano minimizza, fino quasi a negare ogni accusa, sostenendo che le forze armate del nostro Paese non utilizzano e non hanno mai utilizzato munizioni all’uranio impoverito.

Fatto sta che nel corso delle varie missioni militari, quasi sempre “umanitarie” (sic), molti nostri militari sono venuti a contatto con l’uranio impoverito; ed è assurdo negare un nesso di causa ed effetto, vale a dire il contatto e l’insorgenza di patologie anche gravissime e in non pochi casi letali.
Sotto il profilo geografico, le regioni più colpite per il numero dei militari ammalati sono la Sardegna (538 casi), cui seguono a ruota la Puglia (501), la Campania (475) e la Sicilia (454). Come si vede, a capeggiare la black list sono le regioni meridionali, quelle sempre e storicamente svantaggiate sotto tutti i profili. Quindi, in prima linea, anche quello sulla tutela del diritto alla salute.
In un recente rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, “si conferma l’azione genotossica dell’uranio e si nota che il danno cellulare è maggiore nel caso di piccole inalazioni ripetute rispetto a quello di una singola inalazione acuta”.

L’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta
In un precedente rapporto dell’ISS, poi, era stato trovato “un eccesso statisticamente significativo dell’incidenza del linfoma di Hodgkin, un tumore dei tessuto linfonoidi secondari”.
Il nostro Stato Maggiore ha regolarmente ignorato ogni allarme, ha sempre respinto ogni accusa, fregandosene anche delle evidenze statistiche. “Le Forze Armate – questo il tono della aprioristica difesa – mai hanno acquistato o impiegato munizionamento contenente uranio impoverito”.
Sono però in piedi circa 130 procedimenti legali e cause intentate dai militari o dalle loro famiglie contro le forze armate di casa nostra. Tali contenziosi – sottolinea l’avvocato Angelo Fiore Tartaglia, coordinatore dell’Osservatorio militare – “hanno stabilito una relazione tra l’esposizione all’uranio e le malattie. Ma le gerarchie militari superiori continuano a negare ogni responsabilità. La linea difensiva è sempre la stessa: è stato fatto tutto il necessario per garantire la sicurezza del personale”.
Il ministro della Difesa nel precedente esecutivo gialloverde, Elisabetta Trenta, aveva puntato l’indice contro il “silenzio spaventoso dei vertici” ed annunciato la prossima adozione di una legge per la protezione dei diritti dei militari. Quel disegno di legge prevedeva che in futuro sarebbe stata la Difesa a dover dimostrare che la malattia non è correlata al servizio reso, e non il militare, invertendo così il cosiddetto “onere della prova”.
Cosa succede adesso di quel disegno di legge finito nei cassetti? Lo tirerà fuori il nuovo ministro Lorenzo Guerini, caso mai rafforzandolo sul fronte della tutela della salute dei militari? Staremo a vedere.