domenica 4 novembre 2018

The Magliano Weekly is out! Edition of 04 November 2018


Domenica 4 Novembre
The Magliano Weekly
Il Settimanale di Magliano de' Marsi
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malleani
04 November 2018
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Le Grotte del Cavallone
thumbnail www­.abruzzocamping­.it - Situate nei Comuni di Lama dei Peligni e Taranta Peligna a quota 1475 s.l.m., le maestose Grotte del Cavallone rappresentano le uniche grotte di interesse speleologico presenti nel meraviglioso Parco…
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sabato 3 novembre 2018

Marsica: acqua contaminata, divieti in 4 comuni


Acqua ancora inquinata in quattro comuni marsicani, oggi nuove ...
Posted: 03 Nov 2018 02:37 AM PDT

L’Aquila, piovono storni morti


Bizzarra segnalazione a #dilloalcapoluogo: “pioggia” di storni morti. Scena in perfetto stile Hitchcock sulla statale 17.

Episodio curioso, e anche piuttosto inquietante per chi ha assistito e riferito a #dilloalcapoluogo, nei giorni scorsi sulla statale 17, tra Bazzano e la stazione di Paganica. Una giovane donna, di rientro da Pescara, stava percorrendo la statale in direzione L’Aquila, quando ha notato l’auto davanti – una Golf grigia – fare strane manovre a zig zag. Una frazione di secondo e la giovane ha capito il motivo delle strane manovre: l’auto che precedeva stava cercando di evitare quella che è stata definita come una vera e propria “pioggia” di storni che cadevano letteralmente dal cielo. A rendere la scena ancora più inquietante, la quantità di uccelli che cadevano, come se i componenti di uno stesso stormo fossero tutti morti all’istante. Dopo l’iniziale spavento, la donna ha proseguito il viaggio verso L’Aquila, senza però segnalare l’episodio all’autorità competente.
Dal comando dei Carabinieri del Corpo Forestale spiegano infatti che non sono giunte segnalazioni a riguardo, nemmeno dalla prima auto capitata sotto l’inquietante episodio, considerato piuttosto strano. Nessuna segnalazione neppure all’apposito servizio Asl, comunque l’episodio segnalato a #dilloalcapoluogo non sembra essere unico, per quanto raro.

Storni morti contemporaneamente, i precedenti.

A gennaio di quest’anno un episodio simile era stato segnalato a Roma: come scriveva Il Messaggero nell’occasione, «”Gli uccelli cadono morti in terra”, dicono i residenti. È stata allertata la protezione civile che sta organizzando un sopralluogo congiunto con la Asl e uffici del Campidoglio. I corpi dei volatili sono rimasi in strada sul marciapiede e nel mezzo della carreggiata con i passanti esterefatti costretti a passare tra gli uccelli morti per cause ancora ignote. Un incubo per automobilisti e residenti. Ai turisti con il naso puntato all’insù si alternano quelle di passanti costretti a fare slalom tra marciapiedi e strade per ripararsi dagli sgradevoli regali che al momento dell’arrivo degli uccelli piovono dal cielo. Ma ora quello che tutti si chiedono è: perché gli storni finiscono sull’asfalto morti? “Il Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale si è immediatamente attivato insieme alla Protezione Civile per affrontare la moria di storni verificatasi in alcune zone della città. Sui luoghi è intervenuto l’ufficio animali problematici del Dipartimento mentre Asl e Istituto Zooprofilattico sono stati coinvolti al fine di indagare sulle cause del fenomeno”. Lo comunica il Campidoglio. “In questi casi, la rimozione delle carcasse degli animali è affidata alla Asl che provvede anche alla loro distruzione. I resti degli uccelli sono stati già rimossi dalla Asl che li ha avviati all’incenerimento mentre alcuni esemplari sono stati prelevati dall’Istituto Zooprofilattico per i normali esami diagnostici. Ama è stata già coinvolta per la successiva pulizia e sanificazione di strade e marciapiedi secondo le procedure indicate dalle autorità sanitarie intervenute nelle operazioni”, conclude la nota».
Le cause dello strano fenomeno restano comunque un mistero.
(Per l’articolo è stata utilizzata una foto generica, non riferita all’episodio specifico)

venerdì 2 novembre 2018

LA “RIVOLUZIONE” GIALLOVERDE IN RAI / ECCO I MEZZIBUSTI DELLA NON INFORMAZIONE


I had a dream: le direzioni dei 3 Tg affidate a Milena Gabanelli, Lilli Gruber e Federica Sciarelli, un formidabile trio d'attacco tutto al femminile. Rispettando curricula, competenze, audience, carriera e chi più ne ha più ne metta. Ma soprattutto saper fare, sul serio, giornalismo, quello con la G maiuscola, ormai pezzo raro in tutte le redazioni.
Il governo del nuovo, del cambiamento gialloverde avrebbe potuto dare un reale segno di discontinuità col passato lottizzato, incompetente e clientelare, far capire ai cittadini che il vento è davvero cambiato.
E invece? Ci ritroviamo ai vertici dei Tg tre cariatidi da prima repubblica marcia, da seconda repubblica avariata, il peggio del peggio che neanche le possenti menti di Dc e Psi sarebbero mai state, all'epoca, in grado di partorire. Mezzibusti da museo catapultati ai vertici dei Tiggì.

L'INFORMAZIONE ? DISTRUGGIAMOLA
E allora, sorge spontanea la domanda: ma che ci stanno a fare al Governo i 5 Stelle?
In rapidissima sequenza: un decreto fiscale che fa inorridire, sembra firmato dal tandem Renzusconi, ed hanno perfettamente ragione Elio Lannutti e Carla Ruocco ad incazzarsi.


Carla Ruocco. Nel montaggio di apertura, da sinistra, Luigi Di Maio, Gennaro Sangiuliano, Giuseppe Carboni e Giuseppina Paterniti

Poi la figuraccia mondiale per la Tap, presi come i bambini con le mani nella marmellata: faccio le barricate per il NO, poi le scavalco e passo per il SI, con delle scuse – le penali – da far ridere i polli.
Adesso queste tre nomine che peggiori non si può. Ma c'è ancora intenzione di fare informazione in Rai? O di mandare tutto in malora alla faccia dei proclami? Il patrimonio della Rai pubblica deve svalorizzarsi sempre più, ogni giorno trasformarsi in monnezza per una sorta di masochismo chissà da cosa mai generato?
Vediamo cosa sta succedendo. A dirigere il Tg1 – in quota Luigi Di Maio & C. – arriva uno tutta Rai e famiglia, Giuseppe Carboni, prima una lunga esperienza via radio, poi da sei anni caporedattore al Tg2. Negli ultimi tempi è passato a seguire le vicende politiche dei pentastellati. Lo scoop della vita: aver raccolto le prime dichiarazioni di Beppe Grillo dopo la famosa nuotata che lo ha portato sulle rive siciliane. Stop.
Al Tg3 – in quota a quanto pare Pd – un'altra creatura nata e cresciuta a viale Mazzini, il viso rassicurante e pacioso dall'Europa di Giuseppina Paterniti, senza infamia e senza lode per sette anni corrispondente da Bruxelles senza mai farsi notare. Un miracolo di trasparenza.


IL GENNY ADORATO DAL MANGIANAPOLETANI SALVINI
Ma la vera chicca è quella di Sangiuliano Gennaro, alias Genny, candidato in pectore a tutto. Abbiamo più volte tratteggiato il suo alto profilo (potete leggere i link in basso), cercheremo quindi di essere brevi, anche se il Nostro meriterebbe una Treccani solo per il suo nome.
E torniamo ai suoi esordi giornalistici (quelli meno noti al 'grande' pubblico), la 'gavetta', perchè è la faccia meno conosciuta del nuovo Montanelli (c'è una differenza di altezza e qualcos'altro ma passiamo oltre) che va raccontata ai lettori avidi di saperne di più.
Coi calzoncini corti frequenta i camerati fascisti, è a tutti i raduni, Giorgio Almirante il suo idolo. S'iscrive, of course, al Fronte della Gioventù, Francesco Storace oggi lo saluta come "carissimo amico".
Ma l'età lo matura, modera i suoi istinti e s'accasa sotto la bandiera dei liberali, l'ala protettiva della dinasty dei De Lorenzo. Ne diventa il perfetto portaborse: la scena da incorniciare, più volte descritta dai suoi agiografi, fra i padiglioni del Pascale di Napoli (l'istituto oncologico per decenni feudo dei De Lorenzo), un po' ingobbito sotto il peso delle due borse che deve portare, quella del patriarca Ferruccio De Lorenzo, presidente a vita dell'Ordine dei Medici partenopeo, e del figlio Francesco, Sua Sanità.


Francesco De Lorenzo

Per questo la sua penna trova la prima palestra scrivendo e poi dirigendo il foglio del nosocomio, "Amici del Pascale". Quindi arriva la politica, con la direzione di un altro foglio di famiglia, "L'Opinione Liberale". Sono anni di dura gavetta, tra le borse da portare, le bozze da correggere e i primi editorialini da firmare.
Viene premiato con le apparizioni video – una vera premonizione – nonostante non sia giudicato particolarmente telegenico, non tanto per l'altezza non ragguardevole, quanto per la pelata, che però gli conferisce un aspetto da piccolo intellettuale crociano. Si tratta di Canale 8, la tivvù targata "PD2", ossia l'asse composto dai tre pezzi da novanta della politica di allora, tutti gli anni '80 e l'inizio dei '90 (fino al ciclone di Mani Pulite): 'O Ministro Paolo Cirino Pomicino, il vicesegretario del Psi Giulio Di Donato, e lui, Sua Sanità.
Ma non dimentica la carta stampata, il Nostro, dirigendo il periodico "Econony", di pretta ispirazione delorenziana.
Sparito con Tangentopoli il Pli, il suo punto di riferimento, of course, diventano i berlusconiani, ma prima d'arrivare di nuovo agli schermi dirigerà il Roma, la creatura del Comandante e primo sindaco monarchico di Napoli Achille Lauro, quindi passerà a L'Indipendente, infine sarà addirittura il vice di Vittorio Feltri a Libero.
E' la volta del salto in Rai, sotto l'ala di Forza Italia, al TG1 diretto da Augusto Minzolini.
E comincerà il sodalizio con l'altro partenopeo doc sbarcato in pompa magna alla Rai, Mario Orfeo. Arriva dal Mattino, Orfeo (una cover della Voce alla sua nomina titolò "CircOrfeo"), è un pupillo di 'O Ministro, visto che 'O Zio è nientemeno che Vincenzo Maria Greco, il pluricondannato faccendiere e uomo ombra di Pomicino dal dopo terremoto '80, via Tav, fino ad oggi.

QUELL'INDIMENTICABILE TANDEM
Il tandem Orfeo-Sangiuliano comanda per anni in viale Mazzini, sembrano fatti uno per l'altro.
Poi succede un altro miracolo. Quando la Lega comincia a far sentire la sua voce, e Matteo Salvini  fa capolino sul palcoscenico nazionale, ecco che diventa leghista doc. E un altro prodigio. Sì perchè del Genny vesuviano doc si innamorano contemporaneamente i due razzisti e antimeridionalisti più celebri da noi, Matteo Salvini e Vittorio Feltri, con il quale il Genny nazionale scrive addirittura due libri a quattro mani nel 2013 e nel 2014, entrambi editi da Mondadori: "Una Repubblica senza Patria – Storie d'Italia dal '43 ad oggi", e "Quarto Reich – Come la Germania ha sottomesso l'Europa".


Gennaro Sangiuliano e, a destra, Mario Orfeo

Quindi sarà la volta della politica internazionale nella quale si tufferà e nuoterà per anni. Da Lenin a Puntin, da Hillary Clinton fino a Donald Trump, un poker di biografie che gli storici di tutto il mondo gli invidiano.
Un perfetto idem sentire coltivato con l'amico Salvini, quello per Puntin, di cui il nostro Genny commenta: "ha ridato orgoglio, identità e visione ad un Paese umiliato e disastrato".
E non mancò, Genny, di farsi immortalare in un sorridente selfie con l'amico Matteo (Salvini) all'indomani del trionfo della Lega al voto del 4 marzo. Dio li fa e poi li accoppia.
Sorge spontanea un'altra domanda. Ma di quale informazione mai potranno usufruire gli italiani che pagano il canone? Quali cavolo di notizie saranno costretti a bere da mattino a sera? Quali maree di notizie verranno oscurate, censurate, negate? Quale straccio di inchiesta potremo mai più vedere? Ma non è, questo, un attentato alla Costituzione, quando la libertà d'informazione viene del tutto calpestata, umiliata, azzerata, annichilita, negata?
E dovevamo aspettare la cosiddetta terza repubblica, quella del Nuovo, del Domani, del Cambiamento per ritrovarci in un vero Gulag?
P.S: A proposito, quale poltronissima, ora, attende il disoccupato Orfeo?

LEGGI ANCHE
SANGIULIANO / QUEL GRANDE BAGAGLIO CULTURALE 
21 giugno 2018 di Cristiano Mais

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giovedì 1 novembre 2018

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Posted: 31 Oct 2018 06:43 PM PDT

mercoledì 31 ottobre 2018

“4 NOVEMBRE 2018 - GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE - Locandina Cerimonia” più 5 altro/i articolo/i


Posted: 31 Oct 2018 08:19 AM PDT
Posted: 31 Oct 2018 08:19 AM PDT
Posted: 31 Oct 2018 05:26 AM PDT
Navetta per Cimitero in occasione della Festa di Tutti i Santi e Commemorazione dei Defunti - Giorni 1 e 2 Novembre 2018 -
Posted: 30 Oct 2018 03:34 PM PDT
Posted: 30 Oct 2018 10:28 AM PDT
4 NOVEMBRE 2018 - GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE - Locandina Cerimonia -
Posted: 30 Oct 2018 10:28 AM PDT
Si avvisa che il CAM - Consorzio Acquedottistico Marscicano - con nota registrata al Prot. N. 11055 del 30.10.2018 ha comunicato che a causa del maltempo si sono innalzati i livelli di torbidità dell'acqua. Pertanto si fa divieto di utilizzare l'acqua per scopi potabili.