Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
giovedì 26 aprile 2018
The Invisible Word
The Invisible Word from Journeyman Pictures on Vimeo.
The gripping story of one Italian town's war against the Vatican
Cesano is a small town in the Roman countryside with an abnormally high incidence of leukaemia and other diseases, especially among children. It is also home to the Vatican Radio's global transmitter site. Links between the two have lead residents of Cesano to form a committee and engage in a long legal battle against Vatican Radio, which has led up to an investigation for manslaughter.
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What sets Cesano apart is the vast radio transmitter site that sits on the edge of town. The site is owned by Vatican Radio, whose motto is: 'The voice of the Pope and the Church in dialogue with the world' and broadcasts worldwide in many languages. At night the tall crucifix-shaped antenna is illuminated red and can be seen from miles away. Sometimes residents of Cesano can hear the radio through their phones, intercoms and even pipes.
Another factor that sets Cesano apart from other similar towns is its abnormally high rates of death by cancerous tumours and leukaemia among adults and children. In response, some residents have formed a committee and have engaged in a lengthy legal battle against Vatican Radio, which has always denied all accusations that the site is a health risk.
Vatican Radio is currently being investigated for manslaughter, and in 2010 an epidemiological study ordered by the judge suggested that there was "an important, coherent and significant link between residential exposure to the Vatican Radio structures and an excessive risk of death from leukaemia and lymphoma" in the people living nearby.
'The Invisible Word' tells this story through a unique mix of interviews, archive footage and home movies from the families who have been involved in this highly controversial case for the past 16 years. This found footage sits alongside interviews with residents, scientists, politicians and even the Vatican Radio's former director, Father Federico Lombardi (who's also the former director of the Holy See Press Office) to provide a unique and intimate portrait of the personal stories and struggles of the residents.
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Kincaid Pictures Ltd. – Ref. 6796
mercoledì 25 aprile 2018
Il Corriere di Magliano is out! Edition of 25 aprile 2018
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“Bollettino di criticità del giorno 23 aprile 2018” più 3 altro/i articolo/i
Posted: 23 Apr 2018 05:28 AM PDT
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Posted: 23 Apr 2018 05:28 AM PDT
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Posted: 23 Apr 2018 05:28 AM PDT
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martedì 24 aprile 2018
DECRETO LORENZIN SUI VACCINI: L'INCHIESTA DI GRAMICCIOLI A TEATRO A L'AQUILA
L'AQUILA - "Il decreto" è un inchiesta giornalistica di David Gramiccioli sulla libertà legata ai vaccini, raccontata in chiave teatrale dalla Compagnia del teatro artistico d'inchiesta, che andrà in scena all'Aquila, sabato 28 aprile alle 18, all'Auditorium del Parco.
Lo spettacolo è stato organizzato dal gruppo "Libertà di Scelta e Sicurezza Vaccinale L'Aquila", che tramite il suo portavoce, l'aquilano Nino Bruno, ha spiegato l'impegno di anni, "per la chiarezza e una corretta informazione in ambito medico e vaccinale e soprattutto, per la libertà di scelta, il faro principe per il quale scendiamo in piazza e manifestiamo pacificamente".
Per la regia di Angela Turchini, la direzione tecnica di Michele Rizzi, il coordinamento di Laura e Maria Antonietta Pittore, "Il decreto" è il risultato di un lavoro di anni di Gramiccioli, giornalista, reporter e attore di teatro romano, che ha voltuo questo spettacolo, "per raccontare il punto di vista su questa libertà di scelta in modo inconfutabile, in un percorso che parte dai casi di febbre suina del 2009, fino alla legge Lorenzin, che impone i vaccini nei primi anni di vita", come ha spiegato ad AbruzzoWeb.
Una legge che per Gramiccioli è paragonabile, "alle leggi razziali promulgate in Italia nel 1938, che privarono gli ebrei delle libertà fondamentali. E così il decreto Lorenzin, definito anticostituzionale e illegittimo anche da una delle personalità che più rappresenta il simbolo della giustizia, il giudice Ferdinando Imposimato".
"La legge Lorenzin - ha aggiunto - ha innescato un esemplare movimento spontaneo di opinione pubblica, capace di svilupparsi al di fuori delle ordinarie dinamiche politiche e sociali. Lo stesso strumento normativo che da una parte dovrebbe garantire i diritti dei cittadini, è in questo frangente in grado di piegare il diritto di libertà dei medesimi, nello scegliere consapevolmente in merito alla salute dei propri figli, provocando preoccupazione e disorientamento nelle famiglie italiane".
Con l'inizio del racconto si torna indietro nel tempo, è il 2009, due figure di donne coraggiose anticipano e precorrono i tempi in una visione lucida e competente.
"Con loro si avvia la narrazione volta a rafforzare, l'importanza del progresso e della scienza, mai in disaccordo con le conquiste scientifiche anzi, sempre nel rispetto di una lettura degli accadimenti supportata da documentazione e dal rigore narrativo, l'opera è un intreccio di fatti e accadimenti che non sfiorano argomentazioni tecniche o mediche ma che ricostruiscono quello che è stata la storia di questo decreto", spiega.
"I fatti del passato tornano prepotentemente come attualità, suggerendoci una via interpretativa, per dare corpo e significato alla necessità di difendere il nostro ruolo di uomini, di genitori e di cittadini. Uno strumento di riflessione per tutti coloro che avranno, in coscienza, l'interesse a darsi una risposta, non del tutto scontata, che anche la salute, prima di essere tradotta in articoli di legge, è un diritto che deve essere garantito a tutti, indistintamente", conclude.
"I fatti del passato tornano prepotentemente come attualità, suggerendoci una via interpretativa, per dare corpo e significato alla necessità di difendere il nostro ruolo di uomini, di genitori e di cittadini. Uno strumento di riflessione per tutti coloro che avranno, in coscienza, l'interesse a darsi una risposta, non del tutto scontata, che anche la salute, prima di essere tradotta in articoli di legge, è un diritto che deve essere garantito a tutti, indistintamente", conclude.
Il costo del biglietto è di 10 euro, l'incasso e l'autotassazione già in atto da parte di membri del gruppo "Libertà di Scelta e Sicurezza Vaccinale L'Aquila", serviranno per coprire le spese vive sostenute.
Per informazioni telefonare ai numeri 348/5200386 e 328/8376982, o tramite mail,libertadisceltaaq@gmail. com.
'DECRETO LORENZIN SUI VACCINI: L'INCHIESTA DI ... Abruzzoweb.it |
lunedì 23 aprile 2018
Il Corriere di Magliano is out! Edition of 23 aprile 2018
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