martedì 13 giugno 2023

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 13 giu 2023



Focus
 
 



In breve

 
Secondo la CNN sarebbero stati distrutti almeno 16 Bradley ucraini
 

 
Le forze armate ucraine in rotta
 

 
Voltaire, attualità internazionale, n°44
 

 
Il presidente iraniano in America Latina
 

 
La CIA avrebbe avuto sentore a giugno 2022 del piano dell'Ucraina per sabotare il Nord Stream
 
Controversie
 

 
 
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mercoledì 7 giugno 2023

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 7 giu 2023



Focus
 
 
 



In breve

 
Thierry Meyssan, primo analista geopolitico dell'internet globale
 

 
Gli Stati Uniti violano massicciamente il diritto alla vita privata dei cittadini
 

 
Voltaire, attualità internazionale, n°43
 

 
L'Armenia si prepara a lasciare l'Alto Karabakh
 

 
Voltaire, attualità internazionale - N°42
 
Controversie
 

 
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sabato 27 maggio 2023

Blog Emanuela Orlandi: Sit-in 25 giugno 2023





In molti ci chiedono informazioni circa il consueto Sit-in che ogni anno organizziamo per ricordare il giorno della scomparsa di Emanuela.
OVVIAMENTE MALGRADO TUTTO ANCHE QUEST'ANNO SI FARA'!
I "problemi" sono evidenziati in questo scritto che Pietro Orlandi ha comunicato dai suoi social:

"Volevo precisare, per evitare fraintendimenti, alcune cose rispetto al prossimo sit in di giugno per, purtroppo, i quarant'anni dal rapimento di Emanuela.
Il sit in si farà , certamente non al Campidoglio, ma si farà .
Le cose purtroppo non sono andate come mi sarebbe piaciuto . Era un po' che pensavo come organizzare questo anniversario.
Avevo pensato di ripetere l'esperienza del 2012 quando chiesi al Sindaco di allora, Alemanno, la possibilità di utilizzare la piazza del Campidoglio. Fu data la disponibilità, organizzarono un palchetto per gli interventi .
Fu srotolato anche uno striscione per Emanuela dal balcone del Campidoglio dove rimase per diversi giorni.
Beh, per questi quarant'anni mi sarebbe piaciuto ripetere la stessa esperienza. Tramite una persona mi fu concesso subito un incontro con il Sindaco Gualtieri al quale ovviamente parlarono della mia proposta, che a quanto mi dissero, fu accolta molto positivamente. L'appuntamento con il Sindaco Gualtieri era per il 26 Aprile però nel frattempo uscirono le polemiche e il fango organizzato che mi fu lanciato addosso dal Vaticano e certi organi di stampa , che cambiarono tutto . Pochi giorni prima dell'appuntamento del 26 aprile infatti mi comunicarono che " l'incontro è rimandato per impegni del Sindaco".
Aspettai qualche giorno, non sentii più nessuno e chiesi quando sarebbe stato possibile un nuovo appuntamento per poter organizzare l'evento … " ti faremo sapere" …..ok…..aspettai….poi dalla segreteria del Sindaco comunicarono che " In riferimento al quarantennale della scomparsa di Emanuela Orlandi , il Campidoglio preferisce soprassedere in vista del Giubileo" . Ma come? visto che nel 2025 ci sarà il Giubileo e' meglio che il Campidoglio non ricordi l'ingiustizia fatta ad una ragazzina per non rischiare di incrinare i rapporti col Vaticano? Può sembrare assurdo Invece e' proprio così e mi e' stato confermato che proprio le polemiche, volute in certi ambienti, di questi giorni hanno fatto fare al Sindaco un passo indietro.
Sinceramente sono amareggiato da questo atteggiamento remissivo che decisamente non fa fare una bella figura al primo cittadino di Roma.
Purtroppo quella sudditanza psicologica nei confronti del Vaticano, che pensavo non esistesse più , è sempre molto presente .
Il sit-in ovviamente lo faremo, sicuramente non al Campidoglio ma probabilmente nel piazzale davanti Castel Sant'Angelo, di domenica per poter andare poi tutti insieme, a fine incontro ,all'angelus del Papa a Piazza San Pietro. Vista questa apertura d'inchiesta e la volontà nel fare chiarezza, Papa Francesco non mancherà certamente di ricordare Emanuela e noi saremo lì ad ascoltarlo.
Appena avrò le conferme e le autorizzazioni lo comunicherò immediatamente."

Pietro Orlandi.



 

martedì 25 aprile 2023

Reseau Voltaire: Russia e Cina chiedono l'applicazione di tutti i Trattati



La Russie et la Chine exigent l'application de tous les Traités
Réseau Voltaire | 24 avril 2023

Le Conseil de sécurité des Nations unies se réunit, en ce moment 24 avril 2023, sous la présidence du ministre russe des Affaires étrangères, Sergueï Lavrov, pour débattre du thème : « Maintien de la paix et de la sécurité internationales : un multilatéralisme efficace reposant sur la défense des principes consacrés dans la Charte des Nations Unies ».

Rappelons que l'interprétation de la Charte des Nations unies a été précisée dans la « Déclaration relative aux principes du Droit international touchant les relations amicales et la coopération entre les États conformément à la Charte des Nations unies » (résolution 2625 du 15 décembre 1970). Celle-ci ne proscrit pas la guerre, mais précise les cas d'échec des moyens de résoudre pacifiquement les crises.

Les Occidentaux ont dressé un réquisitoire contre la Fédération de Russie et son « invasion de l'Ukraine », selon eux contraire à la Charte des Nations unies. Ils s'appuient sur la décision de la Cour internationale de Justice (le tribunal interne de l'Onu), enjoignant la Russie de retirer ses troupes d'Ukraine. C'est malhonnête car cette décision ne porte pas sur l'opération militaire spéciale russe en Ukraine, mais sur l'accusation de génocide formulée par la Russie contre l'Ukraine au Donbass. Or, la Russie a publié depuis quantité de documents écrits et vidéos attestant de ses dires.

De leur côté, la Russie et la Chine, dans la ligné des déclarations de l'ambassadeur chinois à Paris, Lu Shaye, ont réclamé en priorité le respect des engagements écrits de chacun, c'est-à-dire l'application des traités, de tous les traités. Cette position commune prolonge la proposition russe de garanties de sécurité, présentée le 17 décembre 2021, dans l'esprit du sommet des présidents Poutine et Xi du mois dernier.

Il ne s'agit pas seulement de remettre en question l'extension à l'Est de l'Otan en violation les multiples engagements écrits en la matière.

Ainsi :
 la Finlande s'est engagée par écrit en 1947 à rester neutre. Son adhésion à l'Otan est donc une violation de sa propre signature.
 les États baltes se sont engagés par écrit, lors de leur création en 1990, à conserver les monuments honorant les sacrifices de l'Armée rouge. Leur destruction de ces monuments est donc une violation de leur propre signature.
 les Nations unies ont adopté la résolution 2758 du 25 octobre 1971 reconnaissant que Beijing, et non pas Taïwan, est le seul représentant légitime de la Chine. À le suite de quoi, le gouvernement de Tchang Kaï-chek a été expulsé du Conseil de sécurité et remplacé par celui de Mao Zedong. Par conséquent, par exemple, les récentes manœuvres navales chinoises dans le détroit de Taïwan ne constituent pas une agression contre un État souverain, mais un libre déploiement de ses forces dans ses propres eaux territoriales.
 etc, etc.

La paix internationale dépend donc de savoir si les règles qui s'appliquent sont celles du Droit international, fondé sur les traités bilatéraux et les règles élaborées collectivement, ou si ce sont les règles rédigées par les seuls Occidentaux.

(A suivre…)

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martedì 11 aprile 2023

Qualcuno vuole riportare l'Italia nell'incubo? - intervista a Franco Fracassi



A Pesaro vogliono installare un laboratorio per lo studio, in animali e in vitro, di virus pericolosi per l'uomo. Già questa notizia, dopo anni di restrizioni e limitazioni della libertà dovuti a un virus mutante dovrebbe farci saltare tutti sulla sedia. Ma non basta, perché nel PNRR c'è l'esplicita richiesta di installare laboratori simili in ogni regione. Ci spiega tutto Franco Fracassi in questa intervista. 22 feb 2023