Magliano de' Marsi | ||
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Rinnovato il cda del Gal Gran Sasso-Velino: parte il piano di sviluppo locale "Il Distretto del Ben ...
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Magliano de' Marsi, comune della Marsica in provincia di L'Aquila (Unofficial Website)
martedì 7 maggio 2019
Rinnovato il cda del Gal Gran Sasso-Velino: parte il piano di sviluppo locale “Il Distretto del Ben Vivere”
lunedì 6 maggio 2019
Avviso alla cittadinanza che dalle ore 02:00 alle ore 06:00 del 07.05.2019, verrà effettuato un intervento di disinfestazione sul territorio comunale
Si avvisa la cittadinanza, che dalle ore 02:00 alle ore 06:00 del 07.05.2019, verrà effettuato un intervento di disinfestazione sul territorio comunale.
Per maggiori informazioni vedasi documentazione allegata.
Per maggiori informazioni vedasi documentazione allegata.
Allegati
NOME | DIMENSIONE |
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Avviso didinfestazione - Prot. n. 4684 del 06-05-2019.pdf |
domenica 5 maggio 2019
The Magliano Weekly is out! Edition of 05 May 2019
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sabato 4 maggio 2019
“Lavoro in Marsica, il Comune rinvia nuovamente il Pst. Celi: noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta” più 1 altro/i articolo/i
Il Comune rinvia il Pst, Celi: “noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta” - Terre Marsicane
Posted: 03 May 2019 02:27 AM PDT
Il Comune rinvia il Pst, Celi: "noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta" Terre Marsicane
Magliano De' Marsi - La Regione Abruzzo nell'ormai lontano agosto del 1997 approvava il Progetto Speciale Territoriale (Pst). Doveva poi essere "recepito ... |
Lavoro in Marsica, il Comune rinvia nuovamente il Pst. Celi: noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta - MarsicaLive
Posted: 03 May 2019 12:57 AM PDT
Lavoro in Marsica, il Comune rinvia nuovamente il Pst. Celi: noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta MarsicaLive
Magliano de' Marsi. La Regione Abruzzo nell'ormai lontano agosto del 1997 approvava il Progetto Speciale Territoriale (Pst). Doveva poi essere "recepito negli ... |
venerdì 3 maggio 2019
Il Comune rinvia il Pst, Celi: “noi costretti a trasferire attività. Chiesto commissario ad acta” più 4 altro/i articolo/i
giovedì 2 maggio 2019
Canapa: quel materiale scomodo per le lobby che in Puglia sta rinascendo “volevano farla sparire”
“Bene i controlli che stanno interessando il settore della canapa che in Puglia negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo importante che va salvaguardato da frodi e speculazioni. Sono numerose le imprese agricole che stanno segnalando e denunciando dal 2017 fenomeni distorsivi e speculativi. La Legge italiana c’è, va rispettata e fatta rispettata, magari completandola, in modo da renderla ancora più efficace e rispondente alle esigenze produttive e di mercato reali degli imprenditori agricoli”, è il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, a quanto disposto dalla Procura di Taranto.
Il boom della canapa in Puglia è stato registrato anche grazie alla legge regionale entrata in vigore il 14 gennaio 2017 che ha favorito – dice Coldiretti Puglia – il moltiplicarsi di terreni e produzione, oltre ad idee innovative nella trasformazione della ‘pianta’ dai mille usi, dalla birra alla ricotta e agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorioalle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, taralli, biscotti e cosmetici e ancora vernici, saponi, cere, detersivi, carta o imballaggi, oltre al pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita.
“La nuova frontiera è la cannabis light con la coltivazione e la vendita di piante, fiori e semi a basso contenuto di principio psicotropo (Thc) – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti– attività regolamentate dalla legge numero 242 del 2 dicembre 2016 recante “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa” che ha disciplinato il settore. Con la nuova norma non è più necessaria, infatti, alcuna autorizzazione per la semina di varietà di canapa certificate con contenuto di Thc al massimo dello 0,2%, fatto salvo l’obbligo di conservare per almeno dodici mesi i cartellini delle sementi utilizzate. Resta il divieto di utilizzo di foglie e fiori di canapa per scopo alimentare”.
La percentuale di Thc nelle piante analizzate potrà inoltre oscillare dallo 0,2% allo 0,6% senza comportare alcun problema per l’agricoltore. Al momento risulta consentita – precisa ColdirettiPuglia – solo la coltivazione delle varietà ammesse, l’uso industriale della biomassa, nonché la produzione per scopo ornamentale, mentre per la destinazione alimentare possono essere commercializzati esclusivamente i semi in quanto privi del principio psicotropo (Thc).
“L’affermarsi di stili di vita più ecologici ha favorito – precisa Claudio Natile, referente del comparto della canapa di Coldiretti Giovani Impresa Puglia – la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ma anche in grado dal punto di vista colturale a basso impatto ambientale di ridurre il consumo del suolo, la percentuale di desertificazione e la perdita di biodiversità. Considerata l’importanza economica del settore, occorre formare le aziende agricole per favorire la qualità della produzione nazionale e supportarle nella trasformazione del prodotto, scongiurando l’alterazione della legge italiana di riferimento anche attraverso un sistema di controllo nei confronti degli operatori delle filiere per favorire la legalità e prevenire truffe e comportamenti illeciti. Valorizzare la canapa italiana, di nostra tradizione, considerato che negli anni Quaranta eravamo il secondo Paese mondiale a produrla, dopo la Russia e promuoverla all’estero per sostenere le aziende italiane anche nelle esportazioni”.
Si tratta in realtà – rileva Coldiretti Puglia – del ritorno ad una coltivazione che fino agli anni ‘40 era più che familiare in Italia, tanto che il Belpaese con quasi 100mila ettari era il secondo maggior produttore di canapa al mondo (dietro soltanto all’Unione Sovietica). Il declino è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un ombra su questa pianta.
ll Governo italiano nel 1961sottoscriveva una convenzione internazionale chiamata “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” (seguita da quelle del 1971 e del 1988), in cui la canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni dalla sua entrata in vigore mentre nel 1975 esce la “legge Cossiga” contro gli stupefacenti, e negli anni successivi gli ultimi ettari coltivati a canapa scompaiono. Il boom della coltivazione della canapa è un’ottima dimostrazione – conclude Coldiretti Puglia – della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori che proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese. M5S a parte, ve lo ricordate lo spettacolo di Grillo “rivelatorio” del 1997? Guardate qua:
mercoledì 1 maggio 2019
Primo Maggio, a L'Aquila consegna delle Stelle al Merito del Lavoro
Magliano de' Marsi
Aggiornamento ⋅ 30 aprile 2019
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Primo Maggio, a L'Aquila consegna delle Stelle al Merito del Lavoro
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