venerdì 19 gennaio 2018

Il Corriere di Magliano is out! Edition of 18 gennaio 2018


Giovedì 18
Il Corriere di Magliano
Magliano de' Marsi. Comune della Marsica di 3740 abitanti della provincia di L'Aquila, in Abruzzo.
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18 gennaio 2018
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L'America scopre l'Abruzzo: è tra i 10 migliori luoghi al mondo in cui vivere
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giovedì 18 gennaio 2018

Cosa si nasconde dietro l’affresco di Leonardo da Vinci a Villa Torlonia di Avezzano?

Avezzano. All'ingresso di Villa Torlonia c'è un affresco che occupa un'intera parete, rappresentante il castello di Celano che si affacciava su un lago Fucino di un verde così insolito da lasciare il dubbio se si trattasse di terre coltivate o d'acqua. Ma se si alzano gli occhi al soffitto, cosa che nessuno fa mai poiché si viene rapiti dal dipinto appena citato, si possono osservare tre volti, raffigurati secondo un ordine non troppo casuale: Giulio Cesare, Leonardo da Vinci e Alessandro Torlonia.

Ma cosa ci fa il genio toscano, raffigurato tra mappamondi e clessidre con al suo fianco alambicchi da laboratorio e alcuni strani macchinari, nella dimora avezzanese del Principe Torlonia? Forse non tutti sanno che Leonardo, ancor prima di essere l'artista che tutto il mondo ormai conosce, era un eminente idraulico. Le sue realizzazioni più importanti in tal senso si trovano nella Villa delle Delizie di Charles d'Amboise a Milano, dove costruì un'incredibile macchina che chiamò "mulino ventilatore" mosso dalla corrente di un canale artificiale, sempre di sua invenzione. Inoltre ha creato sorgenti, peschiere e macchine d'acqua che suonano armonie come se fossero strumenti a fiato, fontane e cascatelle che sembrano naturali nonostante siano state ideate dal suo genio.

Per realizzarli Leonardo aveva rispolverato alcuni vecchi progetti di canalizzazione che aveva costruito per Ludovico il Moro. Quei fogli contengono una grande quantità di studi legati al sistema dei navigli di Milano, a cui l'artista contribuì con una serie di innovazioni tuttora visibili, come ad esempio la famosa vite di Archimede, utilizzata per svuotare le conche e migliorare la navigabilità dei bacini e dei navigli. Grazie a Leonardo le imbarcazioni potevano attraversare la città utilizzando esclusivamente i canali. Ma la sua raffigurazione a Villa Torlonia può essere dettata solo dall'interesse che il genio provava per l'idraulica? O esiste qualche altro motivo per cui il Principe fece dipingere il volto di Leonardo tra il suo ritratto e quello di Cesare? Cosa ha spinto Torlonia a farlo collocare tra lui, l'unico uomo che dopo duemila anni era riuscito a prosciugare il terzo lago d'Italia, e Cesare, il primo che aveva ideato quel prosciugamento? Il primo ad accostare il nome di Leonardo all'opera idraulica compiuta nel Fucino fu Kurt Hassert, un geografo tedesco che fece il Gran Tour proprio in Abruzzo "Il prosciugamento venne realizzato per conto del Principe da Frantz Mayor De Montricher, il più grande idraulico del XIX secolo, degno erede del genio di Leonardo". Ma esiste un'opera di Leonardo, su tutte, che si avvicina tantissimo al prosciugamento del Fucino, ovvero il prosciugamento delle paludi Pontine. In una carta geografica, datata 1514, attraverso un'insolita visuale a volo d'uccello, Leonardo realizzò a penna, inchiostro ed acquerello una cartina che riproduce le paludi Pontine, dal Circeo a Terracina fino alla piana di Fondi.

Questa fa parte dei progetti e degli studi compiuti dal maestro per il prosciugamento delle stesse. Nel Cinquecento l'idea di bonificare quest'area, da sempre considerata impossibile, affascinò anche Leonardo da Vinci che studiò un sistema di canali e di macchine idrovore. Il progetto venne commissionato e finanziato da Papa Leone X ma questo non vide mai la luce poiché il pontefice morì pochi anni dopo. Ma il sistema studiato da Leonardo era talmente efficace che venne usato per i successivi progetti del periodo fascista. Fu infatti Benito Mussolini, che per un lungo periodo visse a Villa Torlonia a Roma, a prosciugare le paludi, inaugurando nel dicembre del 1932 la città di Littoria. Ci si chiede quindi come sia possibile che Leonardo, affascinato dal prosciugamento delle paludi Pontine, possa essere rimasto indifferente alla più grande opera idraulica dell'antichità? Esiste infatti qualcos'altro che lega i nomi di Torlonia e da Vinci, qualcosa di molto più importante, che scopriremo mercoledì prossimo. @francescoproia (autore dei romanzi "Polvere di Lago" e "Il Principe del Lago")

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mercoledì 17 gennaio 2018

On. Gianni Melilla (LeU) cresce movimento lotta contro aumento pedaggi autostradali


martedì 16 gennaio 2018

Il Corriere di Magliano is out! Edition of 16 gennaio 2018


Martedì 16
Il Corriere di Magliano
Magliano de' Marsi. Comune della Marsica di 3740 abitanti della provincia di L'Aquila, in Abruzzo.
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malleani
16 gennaio 2018
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Mps, assolti la vedova di David Rossi e il giornalista del Fatto Quotidiano Davide Vecchi da accusa violazione privacy - Il Fatto Quotidiano
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Il grande capo della Nestlé: “Gli esseri umani non hanno il diritto di accedere liberamente all’acqua”


Il presidente Peter Brabeck-Letmathe straccia in un sol colpo i diritti umani e chiede la privatizzazione dell'acqua

Il presidente della multinazionale Nestlé , Peter Brabeck-Letmathe, ha sbattuto la porta in faccia a tutte quelle persone che credono di avere il diritto di accedere all' acqua come diritto essenziale, mentre ne chiede la privatizzazione per i soliti scopi commerciali.
In qualità di CEO di una delle più grandi aziendedi prodotti alimentari del mondo, Brabeck-Letmathe ritiene che la risposta ai problemi globali dell'acqua non sia consentire alle persone i diritti di accesso all'acqua, ma, invece, farli pagare.
In una dichiarazione, ha affermato che "l'acqua non è un diritto pubblico", dichiarando che Nestlé dovrebbe avere il controllo della fornitura mondiale in modo che possano rivenderla alle persone con un profitto. Pare impossibile abbiamo detto noi. E invece no. Guardate attentamente questo video
Secondo questo signore, che amministra la 27° azienda al mondo per fatturato, il diritto ad un bene essenziale come l'acqua è da considerarsi " estremista".

Il passato e presente di Nestlè in tutto il mondo

Questa affermazione è stata coniata dalla meravigliosa società che ha spacciato cibo spazzatura in Amazzonia, ha investito denaro per ostacolare l'etichettatura di prodotti a base di OGM ( nel video si parla in maniera molto leggera della tollerabilità degli OGM ) , ed ha un infausto record negativo alla salubrità dei suoi prodotti per l'infanzia, e ha dispiegato un esercito cibernetico per monitorare le critiche di Internet e modellare le discussioni sui social media.
Abbiamo appreso solo recentemente di uno scandalo che ha convolto la multinazionale svizzera in merito la produzione di noodles in India nel 2016, mentre avevamo parlato diffusamente delle ammissioni di colpa in merito a un processo sulla qualità del loro cibo per animali mentre è stata condannata in altri processi in Italia e nel mondo
Quindi questa è la società di cui dovremmo fidarci per gestire la nostra acqua, nonostante il record di grandi aziende di imbottigliamento come Nestlé che hanno una comprovata esperienza nella creazione di scarsità e di modelli di squilibrio territoriale.
Un esempio? Nella piccola comunità pakistana di Bhati Dilwan, un ex consigliere del villaggio afferma che i bambini stanno soffrendo a causa dell'acqua sporca. Di chi è la colpa? Dice che la ragione è che  il produttore di acqua in bottiglia Nestlé, ha scavato un pozzo profondo che sta privando i locali di acqua potabile. "L'acqua non è solo molto sporca, ma il livello dell'acqua è affondato da 100 a 300 a 400 piedi", dice Dilwan.
Perché? Perché se la comunità avesse acqua fresca nelle condutture pubbliche, priverebbe Nestlé del suo lucroso mercato dell'acqua imbottigliata con il marchio Pure Life.

La visione unilaterale del mondo di Nestlè

Inoltre, le grandi aziende multinazionali di bevande ricevono solitamente privilegi per i servizi idrici (e anche agevolazioni fiscali) per i cittadini perché creano posti di lavoro, che a quanto pare sono più importanti per i governi locali rispetto ai diritti sull'acqua di altri cittadini che pagano le tasse.
Queste società come la Coca Cola e la Nestlé (che imbottiglia il tutta la falda acquifera del Michigan) assorbono milioni di litri d'acqua, lasciando il pubblico a soffrire di carenze.
Nel video sottotitolato in inglese Brabeck discute le sue opinioni sull'acqua, così come alcuni commenti interessanti sulla sua visione della Natura – che è "spietata" – e, naturalmente, l'affermazione grottesca che il cibo biologico è cattivo e GM è fantastico.

La Natura spietata da sottomettere

In effetti, secondo il CEO Nestlèsei essenzialmente un estremista se hai punti di vista opposti ai suoi. Le sue affermazioni sono importanti da interpretare perchè giustificano un mondo intorno a noi trasformato in un ambiente più meccanizzato per allontanare quella natura spietata a cui si riferisce.
La conclusione di questa parte del video è forse la più rivelatrice sulla visione del mondo di Brabeck, in quanto mette in risalto una clip di una delle sue operazioni in fabbrica. Evidentemente, il ruolo salvifico del gruppo Nestlé nel garantire la salute della popolazione globale dovrebbe essere ben accolto, pacificamente e globalmente recepito. Ne sei convinto?
Fonte:  www.ambientebio.it
Originariamente pubblicato da:  www.neonnettle.com

Melilla: "Strada dei Parchi Spa scorrettamente si sceglie gli interlocutori per far pagare il conto a Pantalone, cioè ai cittadini"


lunedì 15 gennaio 2018

Una storia disegnata nell'aria. Per raccontare Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino


Martedì 16 gennaio 2018 alle ore 20.30 presso il Teatro del Buratto in Maciachini, a Milano, va in scena lo spettacolo Una storia disegnata nell'aria. Per raccontare Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino.
Milano - Un monologo toccante, profondo e potente quello di Guido Castiglia, per raccontare la storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, morta suicida a soli 17 anni, una settimana dopo la strage di via d'Amelio, in cui perse la vita il giudice Borsellino. Uno spettacolo che fa emergere prepotentemente che al di là del silenzio complice e colpevole, dell'interesse personale a discapito di quello comune, della logica prepotente del sopruso e dell'intimidazione, nella quale Rita era immersa fin dall'infanzia, può esistere un mondo migliore, dove sia possibile respirare il fresco profumo della libertà.  
Milano - La storia di Rita Atria è emblematica, è una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti. Lo spettacolo racconta di Rita, dei suoi tatuaggi emotivi, della sua voglia di vivere e della sua capacità di trasformare, grazie all'aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. 
To see the article visit www.mentelocale.it